Barolo 1964 - Marchesi di Barolo
Sabato ero nella cantina di mio padre (io non ce l’ho purtroppo…) a riporre, per le mie future bevute, tre nuovi acquisti (Grattamacco 2004, Le Pergole Torte 2004 e Montepulciano Valentini 2001) quando mentre mi aggiravo fra le sue bottiglie nell’area "vecchie e ormai da buttare", ho trovato un Marchesi di Barolo del '64.
Troppe bottiglie sono andate sprecate in questa parte della cantina, con tappi ammuffiti, vino evaporato o divenuto viscoso, ma questa, a differenza delle altre non presentava queste caratteristiche negative, anzi lasciava pensare potesse avere al suo interno ancora un interessantissimo Barolo vinificato quasi mezzo secolo fà.
Ho chiesto il permesso ovviamente, e l'ho fatta mia.
Ieri in mattinata con le dovute attenzioni, dopo averla pulita delicatamente, con altrettanta attenzione l’ho stappata e versata in un decanter e, primo segnale positivo, quasi nessun residuo si è fermato nel passino utile invece a bloccare il sughero del tappo che aveva ceduto nell’apertura cadendo nella bottiglia.
Ieri sera, con i miei amici, gli AIS GUYS del I° corso da Sommelier della delegazione di Fiumicino, l’abbiamo degustato.
Colore granato scuro, che nonostante l’età non ha dato particolari segni di cedimento, con leggera unghia aranciata.
Al naso complesso, con i tipici profumi terziari prevalenti, dalle note salmastre, alla terra bagnata, l’humus, le note di the, liquirizia, fichi caramellati, la mou.
Al gusto è risultato secco, caldo e morbido, un Barolo abbastanza fresco ed equilibrato con retrogusto balsamico a ricordare i tipici amari Italiani. Incredibilmente ancora integro e persistente per avere 44 anni.
Troppe bottiglie sono andate sprecate in questa parte della cantina, con tappi ammuffiti, vino evaporato o divenuto viscoso, ma questa, a differenza delle altre non presentava queste caratteristiche negative, anzi lasciava pensare potesse avere al suo interno ancora un interessantissimo Barolo vinificato quasi mezzo secolo fà.
Ho chiesto il permesso ovviamente, e l'ho fatta mia.
Ieri in mattinata con le dovute attenzioni, dopo averla pulita delicatamente, con altrettanta attenzione l’ho stappata e versata in un decanter e, primo segnale positivo, quasi nessun residuo si è fermato nel passino utile invece a bloccare il sughero del tappo che aveva ceduto nell’apertura cadendo nella bottiglia.
Ieri sera, con i miei amici, gli AIS GUYS del I° corso da Sommelier della delegazione di Fiumicino, l’abbiamo degustato.
Colore granato scuro, che nonostante l’età non ha dato particolari segni di cedimento, con leggera unghia aranciata.
Al naso complesso, con i tipici profumi terziari prevalenti, dalle note salmastre, alla terra bagnata, l’humus, le note di the, liquirizia, fichi caramellati, la mou.
Al gusto è risultato secco, caldo e morbido, un Barolo abbastanza fresco ed equilibrato con retrogusto balsamico a ricordare i tipici amari Italiani. Incredibilmente ancora integro e persistente per avere 44 anni.
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BC