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Corso Terroir: la Schiava

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La schiava è un vitigno autoctono che ha una storia antichissima. Il suo nome sembrerebbe derivare dal latino “ vitis cum sclavis ”, ossia uve "schiavizzate", "costrette" , nel loro sviluppo. Venivano addomesticate potandole e legandole su di un supporto. Una tipologia di coltivazione delle viti allevate a filare nel periodo medioevale del XII secolo nel territorio longobardo  (Veneto e Lombardia del nord) e poi in Alto Adige dove sono note come “ Vernatsch ” (dal latino “vernaculum” ossia “viti locali”). E’ il migliore autoctono dell’Alto Adige, ma è caduto di moda negli anni '80 e '90. Prima di allora occupava il 70% della superficie vitata nella regione, oggi siamo invece al 30% circa, sostituito – sottovalutandone le potenzialità - da varietà internazionali, magari più appetibili per il mercato. E’ un vino da tutto pasto, da bere fresco, con un colore leggero ed una straordinaria duttilità per l’abbinamento al cibo. Solitamente (nel 50% de...