Piasa Rischei 1997 - Forteto della Luja
Discipl.: Loazzolo DOC
Vitigno: Moscato bianco
Titolo Alcol.: 11,0%
Costo: 25€
Giudizio:
Dopo un paio di giorni di lavoro passati in Piemonte, tornato a casa a Roma ho de-gustato un ottimo passito acquistato qualche tempo fa su consiglio di Jacopo Cossater su Enoiche Illusioni.
Incredibilmente l’enoteca Giansanti peraltro aveva un ’97 e per provarlo ho comprato quell’annato piuttosto che l’ultima prodotta dall’azienda vinicola Forteto della Luja che si trova fra i comuni di Canelli e Loazzolo nella zona vitivicola dell’Asti.
Di proprietà di Giancarlo Scaglione, sono secoli che la famiglia si dedica alla produzione dei vini ma è stato poco più di 20 anni fa che, nel 1985, su suggerimento di Giacomo Bologna, cominciarono la produzione del Moscato passito.
Il vitigno di Moscato bianco è allevato a Gujot con oltre 8000 viti per ettaro su terreno calcareo-marnoso ad oltre 450 slm. La sua vendemmia avviene in un paio di mesi, da fine settembre a novembre, periodo durante il quale vengono raccolti successivamente i grappoli dove gli acini sono stati infavati dalla botrytis. Dopo la spremitura soffice la fermentazione delle uve avviene in piccole botti di rovere per due anni circa.
Di colore giallo carico, con riflessi ambra, i suoi profumi sono intensissimi e molto complessi. Albicocca, miele, frutta sottospirito, con note speziate decise. Al gusto ha una bella ampiezza di sapori, un grado zuccherino notevole ma equilibrato perfettamente, con bei ricordi di cioccolata.
E’ da servire a 10°/12° abbinandolo a formaggi stagionati o da gustare in meditazione.
Vitigno: Moscato bianco
Titolo Alcol.: 11,0%
Costo: 25€
Giudizio:
Dopo un paio di giorni di lavoro passati in Piemonte, tornato a casa a Roma ho de-gustato un ottimo passito acquistato qualche tempo fa su consiglio di Jacopo Cossater su Enoiche Illusioni.
Incredibilmente l’enoteca Giansanti peraltro aveva un ’97 e per provarlo ho comprato quell’annato piuttosto che l’ultima prodotta dall’azienda vinicola Forteto della Luja che si trova fra i comuni di Canelli e Loazzolo nella zona vitivicola dell’Asti.
Di proprietà di Giancarlo Scaglione, sono secoli che la famiglia si dedica alla produzione dei vini ma è stato poco più di 20 anni fa che, nel 1985, su suggerimento di Giacomo Bologna, cominciarono la produzione del Moscato passito.
Il vitigno di Moscato bianco è allevato a Gujot con oltre 8000 viti per ettaro su terreno calcareo-marnoso ad oltre 450 slm. La sua vendemmia avviene in un paio di mesi, da fine settembre a novembre, periodo durante il quale vengono raccolti successivamente i grappoli dove gli acini sono stati infavati dalla botrytis. Dopo la spremitura soffice la fermentazione delle uve avviene in piccole botti di rovere per due anni circa.
Di colore giallo carico, con riflessi ambra, i suoi profumi sono intensissimi e molto complessi. Albicocca, miele, frutta sottospirito, con note speziate decise. Al gusto ha una bella ampiezza di sapori, un grado zuccherino notevole ma equilibrato perfettamente, con bei ricordi di cioccolata.
E’ da servire a 10°/12° abbinandolo a formaggi stagionati o da gustare in meditazione.
Commenti
Leggendo il post sembra quasi che il residuo zuccherino fosse in generale un po' invasivo, mi sbaglio?
Grande bevuta, comunque.
Un caro saluto.
Ma capisco che a causa della prescia di come giovedì a pranzo ho buttato giù in ufficio la recensione, avrei dovuto rileggerla meglio per capire se mi ero spiegato chiaramente.
Quando dicevo "zucchero notevole" volevo intendere una nota dolce si presente, ma comunque non invadente a prevaricare gli altri sentori. Sembra in effetti, rileggendola, esagerata. Ma così non era affatto.
Ciao