Latour a Civitella 2005 – Sergio Mottura
Classificazione : Grechetto di Civitella d'Agliano I.G.T.
Uvaggio : Grechetto 100%
Titolo alcol.: 14%
Voto:
Ad un anno dalla visita all’azienda vinicola Sergio Mottura, fatta nell’aprile dello scorso anno, ieri ho aperto il Latour Civitella 2005 che avevo tenuto un po’ in cantina (quest’anno sulle guide dei vini e nelle enoteche è presente l’annata 2006).
E’ uno dei due vini dell'azienda più rappresentativi. Aggiungerei il Muffo.
Il suo nome è un omaggio a Louis-Fabrice Latour, un commerciante di vini della Borgogna, E’ un grechetto in purezza, con l'assemblaggio delle migliori uve dei cinque vigneti di grechetto di proprietà, fra i quali il clone "Poggio della Costa" fornisce l'apporto maggiore. In carati di rovere per 9 mesi posti nelle antiche grotte di tufo dell'azienda a cui segue l’affinamento in bottiglia di ulteriori 6 mesi prima di uscire sul mercato.
Di un bel giallo dorato, brillante. Al naso si è presentato con aromi intensi, che si sono aperti con note di pompelmo, melone bianco, pera e ricordi di agrumi avvolti da note di vaniglia, nocciola, biancospino, e burro fuso (la barrique è equilibrata con eccellente qualità).
In bocca è molto piacevole, con sapori intensi che hanno piena corrispondenza con il naso. Ha una buona freschezza ed è ben equilibrato dall'alcol e con un buon corpo. Il suo finale è decisamente persistente.
Sicuramente l’averlo tenuto un anno ulteriore in cantina, in seguito all’uscita sul mercato, ha giovato ulteriormente a questo vino, ottimo comunque da subito, in grado comunque di migliorare ancora anche con un lungo invecchiamento.
Ideale abbinarlo a piatti sapidi e con gusti decisi. Ad esempio: la zuppa di cipolle, la minestra di farro e ceci, il baccalà alla livornese, le pappardelle al cinghiale. Ieri noi abbiamo accompagnato un riso ai totani.
Uvaggio : Grechetto 100%
Titolo alcol.: 14%
Voto:
Ad un anno dalla visita all’azienda vinicola Sergio Mottura, fatta nell’aprile dello scorso anno, ieri ho aperto il Latour Civitella 2005 che avevo tenuto un po’ in cantina (quest’anno sulle guide dei vini e nelle enoteche è presente l’annata 2006).
E’ uno dei due vini dell'azienda più rappresentativi. Aggiungerei il Muffo.
Il suo nome è un omaggio a Louis-Fabrice Latour, un commerciante di vini della Borgogna, E’ un grechetto in purezza, con l'assemblaggio delle migliori uve dei cinque vigneti di grechetto di proprietà, fra i quali il clone "Poggio della Costa" fornisce l'apporto maggiore. In carati di rovere per 9 mesi posti nelle antiche grotte di tufo dell'azienda a cui segue l’affinamento in bottiglia di ulteriori 6 mesi prima di uscire sul mercato.
Di un bel giallo dorato, brillante. Al naso si è presentato con aromi intensi, che si sono aperti con note di pompelmo, melone bianco, pera e ricordi di agrumi avvolti da note di vaniglia, nocciola, biancospino, e burro fuso (la barrique è equilibrata con eccellente qualità).
In bocca è molto piacevole, con sapori intensi che hanno piena corrispondenza con il naso. Ha una buona freschezza ed è ben equilibrato dall'alcol e con un buon corpo. Il suo finale è decisamente persistente.
Sicuramente l’averlo tenuto un anno ulteriore in cantina, in seguito all’uscita sul mercato, ha giovato ulteriormente a questo vino, ottimo comunque da subito, in grado comunque di migliorare ancora anche con un lungo invecchiamento.
Ideale abbinarlo a piatti sapidi e con gusti decisi. Ad esempio: la zuppa di cipolle, la minestra di farro e ceci, il baccalà alla livornese, le pappardelle al cinghiale. Ieri noi abbiamo accompagnato un riso ai totani.
Commenti
Grazie, della segnalazione. Corro a cercarlo!