Kurni 2008 - Oasi degli Angeli



Per chiudere in bellezza la vacanza nelle Marche avevo per tempo prenotato una cena all’ Osteria Oasi degli Angeli, da Marco Casolanetti e Eleonora Rossi a Cupra Marittima (AP).



Siamo arrivati in anticipo con il mio piccolo Damiano un po’ affamato J



Nonstante fosse ancora impegnato nei preparativi delle sale dell’agriturismo, Marco Casolanetti ci ha accolto con grande cortesia. Abbiamo trascorso l’oretta prima della cena chiacchierando sul suo “discusso” Kurni, facendo un breve giro nella vigna più giovane subito fuori dell’accogliente agriturismo.








Oasi degli Angeli produce annualmente circa 6000 bottiglie di Montepulciano dai 10 ettari di vigne ad alberello.



Le vigne hanno un età media di 35 anni, hanno tralci molto bassi su di un terreno povero, calcareo con sabbia ed argilla, ad un altitudine che va dai 100 ai 300 m slm.



La densità d'impianto è altissima (mediamente 15.000 ceppi per ettaro - l’ultima piantata ne ha 22.000; vedi foto sopra) e le rese sono bassissime (mediamente 400gr di uva con i 2/3 grappoli lasciati maturare per pianta)





Dopo la vendemmia, in cantina le bucce sono vinificate separatamente a seconda del vigneto e sono lasciate fermentare con lieviti indigeni in botti di inox sino a dicembre.



L’affinamento è in barrique di primo passaggio di rovere francese in due differenti fasi, ripetendo il batonnages per due anni circa, così da aumentare gli aromi del vino.



Il Kurni lo avevo bevuto in precedenza solo una volta. Non avevo avuto il piacere di aprire una bottiglia ma lo avevo degustato ad un evento organizzato a Roma un paio di anni fa. Forse fu la folla o la fretta nel berlo ma non lo riuscii a capire ed apprezzare come … l’altra sera.



La nostra cena degustazione è stata infatti, a nostra gradevole sorpresa, accompagnata con “il vinaccio della casa”. Il Kurni 2008. Incredbilie!




Marco Casolanetti ce l’ha servito freddo “come facevano una volta i contadini ed il suocero che tenevanoil vino nei pozzi freschi e umidi durante le estati calde nelle campagne del Piceno”.



Dal colore impenetrabile, un bel rubino con unghia violacea data la giovane età.



Nonostante fosse freddo, ha trasmesso subito note di frutta rossa croccante, visciole e ribes in primis e note balsamiche. Poi piano piano si è aperto con spruzzi di liquirizia, di cioccolato dolce, di radici.



In bocca era denso, corposo, ed entrando riempiva subito con incredibile progressione ed una persistenza infinita.



Il tannino che mi attendevo astringente era si presente ma non impediva di godersi il sorso di un gran vino già equilibrato.



Promette alla grande perché di certo con qualche hanno in cantina saprà emozionarti ancora di più.



Un vino unico, con una sua incredibile personalità.



Ognuno di noi può o meno inserirlo in base al suo gusto nei propri top, ma è comunque un vino emozionante.







Perfetto per accompagnare la bellissima cena di Eleonora:



Entree di zucchine fritte su passato di zucchine



Crema di zucca con guanciale e pomodorini



Pollo ruspante al forno con cicoria



Dolce di ricotta e lamponi



Gran bella serata! .. e a presto per la prossima


Commenti

Andrea Petrini ha detto…
Invidia pura. Quanto vi è costato il pranzo?
Francesca ha detto…
mi hai fatto venir voglia di bere questo capolavoro!!!!!

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