Barolo: Marcarini, Ceretto e Giacosa

Domani mi aspetta un gande evento. Ho l’acquolina in bocca… ma ci sarà il tempo per scriverne.

Oggi mi dedico ad un'altra grande degustazione del mese scorso (18/2) presso la sede di Degustazione Ais Roma.
In 15 intorno ad un tavolo per il Laboratorio per la Degustazione dei Grandi Vini del Mondo.
In quella prima serata Armando Castagno “arbitrava” la partita Toscana vs Piemonte. IGT vs DOCG.

Mi fermo oggi a parlare di questi ultimi vini degustati. I Barolo del Piemonte.

Il primo Barolo era il Brunato 2005 di Marcarini.

Il Barolo più elegante che esiste” dice Armando Castagno.
Se sia “il più” non posso esserne certo, ma di sicuro è davvero un Barolo dall’estrama finezza.
Soprattutto ricordando che Brunate è fra le prime vigne per importanza (qualità) delle Langhe.
(Altre? … Asili, Vigna Rionda…)
E’ un “benchmark della parte sinistra della zona della DOCG”.

Nasce da 4ha e ½ di vigne di circa 30 anni esposte a sud-sud/ovest su di un terreno calcareo/argilloso. I ceppi, allevati in controspalliera con potatura a Guyot, sono 4000 per Ha, ad un altitudine di 300mt slm.

Viene vinificato in cemento. La macerazione del mosto a contatto delle bucce dura poi 4 settimane. Segue la fermentazione malolattica e quindi, per almeno due anni, viene affinato in botti di legno di rovere di 20/40 ettolitri.

Di colore rosso granato con riflessi rubino, al naso è prevalente la rosa canina, 5° essenza del Barolo prodotto nella zona de La Morra. Lo accompagnano note di lampone, erbe officinali, radice, rabarbaro. Piccolo accenno di goudron.
In bocca è vellutato e suadente, dal bel corpo con una persistenza incredibile ed un ritorno minerale e di viola.

Rispetto all’eccellente 2004 - strepitoso - ha un acidità finale in bocca minore. Il 2005 sarà porbabilemente un annata meno longeva.
Elegante.
Mio Voto: 92

Passiamo al secondo vino degustato.

Barolo Bricco Rocche 2005 – Bricco Rocche

Il top wine degli altrettanto famosi Barolo Brothers, i Ceretto.

L’azienda è su di un crinale di diverse centinaia di metri con diverse esposizioni per le parcelle.
Il vigneto, impiantato nel 1978 nel Comune di Castiglione Falletto, è di 1,75Ha esposto a sud ad un altitudine fra i 310-340m slm.

In tank di acciaio inox da 80hl, a cappello emerso, con rimontaggi automatici quotidiani durante la breve macerazione (8/10 giorni). Dopo la malolattica, il vino passa 24 mesi in barrique e 1 anno in cantina.

Di un bel granato. Al naso sentori di cioccolato, tartufi, tabacco bianco, accenni di pasticceria, note decise speziate di legno e di frutta sottospirito.
In bocca presente ancora il tannino gallico forte. Una purezza non perfetta dovuta al “sapore” del legno ancora ben presente.

E’ un Barolo “ghiotto”.
Mio Voto: 90

Infine il terzo e ultimo Barolo degustato.

Barolo Le Rocche del Falletto di Serralunga d'Alba 2005 di Bruno Giacosa.

Bruno Giacosa…Un maestro…conosce le vigne della Langa metro per metro visto che all’origine acquistava le uve selezionandole dalle vigne dei conferitori. Come un negociant in Borgogna.

Famoso al punto che ne scriveva anche Mario Soldati in Vino al Vino (3° Viaggio, Autunno 1973)
E, continuando a stappare, Bruno Giacosa sorride stranamente felice.
Tocca, a suo modo, lo scopo ultimo dell'arte: una sublime inutilità.

L’azienda è a Neive e tutti i suoi vini vengono da CRU.
L’anno prossimo saremo orfani dei Barolo e dei Barbaresco di Giacosa. Ha scelto infatti di non commercializzare i 2006 perché non all’altezza del loro nome.
(A maggior ragione godiamo quindi del 2005 in degustazione. :-) )

Il vigneto delle Rocche di Falletto è di 3Ha ad oltre 450mt slm esposto verso Sud-Ovest.
Fermentato in acciaio a 32°, la macerazione è di 15gg. Poi 30 mesi in botte di rovere francesce da 110 hl (rinnovate ogni 12 anni, è utile conoscere la data perchè i primi anni un po’ la nota di legno la lasciano.)

Di colore granato scuro con riflessi aranciati, al naso è molto complesso.
Un bel classico. Genziana, note affumicate, bacche selvatiche, leggere note di metallo, liquirizia.
In bocca bell’impatto alcolico, buona acidita’ e una tannicita’ ancora un po’ da ammorbidire.
E’ pieno e mooooolto lungo.

Personalità. Davvero bellissimo.
Mio Voto: 93

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