Verticale Granbussia - Poderi Aldo Conterno

Prima puntata della verticale del Barolo Riserva Granbussia di Aldo Conterno.

E che verticale!

Il GranBussia è prodotto solo nella grandi annate e rispecchia in pieno il terroir della zona Bussia di Monforte d'Alba.

Non deriva da una singola vigna, ma viene prodotto assemblando le uve provenienti dalle vigne dei cru Romirasco, Cicala e Colonnello, con percentuali del 75%, 15% e 15% rispettivamente; percentuali che possono leggermente variare a seconda delle annate.

Sono vigneti espositi a sud/sud-ovest su terreni argilloso-calcarei, ricchi di ferro.

La vendemmia è manuale con un attenta selezione dei grappoli d’uva in pianta.

(foto del Podere Aldo Conterno scattata nel mio ultimo giro nelle Langhe)

Viene vinificato in rosso lasciando macerare separatamente le bucce delle tre diverse vigne in

vasche di acciaio inox per 25-30 giorni a temperature di fermentazione variabili, con punte di 32° C.

L’affinamento in cantina inizia in vasche d’acciaio per i primi 3-5 mesi, per poi passare in grandi botti di rovere di Slavonia per i successivi 40-44 mesi. 7 anni totali in cantina prima di essere messo in commercio.

Abbiamo aperto la serata con lo Champagne Initial di Selosse.

Poi siamo passati alla semi-verticale: 1988, 1989, 1995, 1997, 1998, 1999!

(“Semi” perché ci berremo 1982, 1985, 1990, 1996, 2000, 2001 nella prossima serata)

Barolo Riserva Granbussia 1999

Subito molto espressivo, un super classico Barolo con meraviglioso naso di ciliegia, rose selvatiche , frutti di bosco, cuoio, cannella e piccole note di muschio. Aromi intensi e puliti. Setoso in bocca con un grande corpo e una bell’acidità. Tannino già equilibrato, è davvero elegante. Semplicemente delizioso.

Barolo Riserva Granbussia 1998: Tappo!

Barolo Riserva Granbussia 1997

Chiuso inizialmente, si apre piano piano evolvendosi da viola appassita a frutta candita, confettura e sottobosco, sciroppo per la tosse, humus e note mentolate. Più trascorre il tempo e più trova il suo equilibrio anche in bocca. Grande struttura, grande equilibrio e lunga persistenza con ritorni di amarene e liquerizia. Un magnifico Barolo di Bussia!


Barolo Riserva Granbussia 1995
L’abbiamo atteso nel bicchiere. Sembrava aver superato il crinale ed esser in fase discendente. Piano piano invece, dalle note di glutammato è passato ad un naso “grand cru”, evolvendosi di ora in ora. Da aromi di cuoio e tabacco a note terrose, dalla china a spruzzi di chiodi di garofano, prugne secche e tartufo. Più trascorre il tempo e più trova il suo equilibrio anche in bocca. Grande sorpresa, in tutti i sensi.
Barolo Riserva Granbussia 1989

E’ scuro, sia agli occhi che al naso. Terroso, note minerali di ferro, catrame, brodo di carne, liquirizia, caffè bruciato e spruzzi di anice. Espressione pura per la vigna Bussia. Avvolgente in bocca con tannini setosi. Finisce splendidamente con grande eleganza.

Barolo Riserva Granbussia 1988

Leggermente polveroso. Bocca comunque interessante con note di quercia, marroni, cenere, pellame e smalto per le unghie. In bocca è rimasto chiuso a lungo. Comunque un bel vino.

Alla prossima semi-verticale: 1982, 1985, 1990, 1996, 2000, 2001

12065 - MONFORTE D'ALBA Loc. Bussia, 48 (PIEMONTE - ITALIA)
Tel.: +39 0173 78150 - Fax: +39 0173 787240 - P.IVA: 00285230041



Commenti

Andrea Petrini ha detto…
Brutti e cattivi...tiè :)

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