Barbacarlo 2006 - Lino Maga
Qualche sera fa, rimasto in ufficio sino a tarda ora, all’ultimo momento ho deciso di andare a cena alla Gatta Mangiona.
Solitamente da loro per accompagnare la pizza scelgo una delle ottime birre artigianali che offrono.
Ma questa volta, leggendo la carta dei vini, ho trovato un vino “chicca” che non mi sono lasciato scappare.Barbacarlo 2006 di Lino Maga, l’ultima bottiglia che avevano in cantina.
Dai vitigni autoctoni di Croatina, Uva Rara e Vespolina, è di un colore rubino, molto compatto, con belle note agrumate, di violetta, spruzzi balsamici e piccoli accenni terziari.
In bocca un piccolissimo residuo zuccherino, una bell'acidità e una lunghissima persistenza. Rispetto alle attese niente carbonica.
Un grandissimo vino non filtrato e lasciato fermentare in grandi botti sino alla primavera successiva alla vendemmia, quando viene imbottigliato scrivendo in etichetta “non agitare la bottiglia prima di stapparla”.
Una volta scoperto non te lo lascerai più scappare… pronto a scoprire un mondo diverso da bottiglia a bottiglia, da annata ad annata.
Solitamente da loro per accompagnare la pizza scelgo una delle ottime birre artigianali che offrono.
Ma questa volta, leggendo la carta dei vini, ho trovato un vino “chicca” che non mi sono lasciato scappare.Barbacarlo 2006 di Lino Maga, l’ultima bottiglia che avevano in cantina.
Dai vitigni autoctoni di Croatina, Uva Rara e Vespolina, è di un colore rubino, molto compatto, con belle note agrumate, di violetta, spruzzi balsamici e piccoli accenni terziari.
In bocca un piccolissimo residuo zuccherino, una bell'acidità e una lunghissima persistenza. Rispetto alle attese niente carbonica.
Un grandissimo vino non filtrato e lasciato fermentare in grandi botti sino alla primavera successiva alla vendemmia, quando viene imbottigliato scrivendo in etichetta “non agitare la bottiglia prima di stapparla”.
Una volta scoperto non te lo lascerai più scappare… pronto a scoprire un mondo diverso da bottiglia a bottiglia, da annata ad annata.
Commenti