Champagne, vino rosso e vino dolce

Ieri serata fra amici a goderci vino, cibo e compagnia…

Grand année 1999 - Bollinger

Uno champagne prodotto solo in annate eccezionali che esprime l’eccellenza Bollinger. In media queste le percentuali delle uve: Pinot nero 70% - Chardonnay 30%.

La prima fermentazione viene effettuata vitigno per vitigno, in vecchie botti di rovere (+5 anni) per non conferire ne’ tannini ne’ sapori di legno. Matura quindi sui lieviti per almeno 5 anni prima della sboccatura, a cui segue un riposo in cantina di almeno 3 mesi prima di uscire sul mercato.

Dalla splendida veste di colore giallo paglierino cristallino con riflessi verdolini, con bollicine numerose e persistenti. Al naso è elegante, ha aromi intensi, ricchi e complessi, con note di pesca, di crosta di pane e di spezie. Al gusto fresco e sapido con un finale molto lungo.

Sassicaia 1989 – Tenuta San Guido

Ho letto sul sito ufficiale che “l’annata 1989 non ha avuto come carattere climatico le condizioni che propiziarono eccellentemente l’andamento vegetativo della vite” ma comunque “l’uva alla vendemmia, era comunque sana, ben matura e a buccia resistente, anche se non particolarmente abbondante in tannini nobili.”
Sarà pur certo che il 1989 non si è avvicinato alle sue pre e post eccellenti-famose-annate del fine secolo scorso (1988 e 1990), ma forse, anche se ieri sera non s’è toccata l’eccellenza a cui spesso si è abituati degustandolo il Sassicaia, poco, pochissimo mancava.

L’abbiamo peraltro bevuto alla cieca, ma la tipicità dei suoi sentori, già all’esame olfattivo dato dal Cabernet Sauvignon (85%) completato dal Cabernet Franc (15%) l’ha svelato agli ospiti. Era impossibile non riconoscerlo.

Dal colore granato con l’unghia leggermente aranciata, al naso la frutta era matura, secca, accompagnata da diverse note terziarie, di liquirizia, di resina, di note mentolate e di erbe vegetali. In bocca i tannini erano ben smussati e con una decisa acidità. Persistenza notevole.

Comtess 2005 -
St. Michael Appian

Da uva Gewürztraminer raccolta tardivamente in maggior percentuale (70%) completato da Riesling e Sauvignon (15% ciascuno), è prodotto in solo nelle annate migliori.

Dal colore dorato, al naso ha un profumo molto intenso di rose appassite, frutta matura, esotica, note di cannella e nocciole. Nonostante la dolcezza è ottimamente bilanciato da una acidità notevole che lo rende bevibilissimo nonostante l’elevato grado zuccherino.

Da abbinare a fois gras, formaggi stagionati oppure come nel nostro caso di ieri, per accompagnare una crostata chiusa, ricoperta di pasta, con ripieno di ricotta e marmellata di visciole.

E' un dolce eccellente di una pasticceria a Roma nel quartiere del Ghetto Ebraico che nonostante abbia già file di clienti interminabili (e il rischio che il mio suggerimento le faccia aumentare) non posso non citare: Boccione in Via Portico d’Ottavia, 2, mai di Sabato, ovviamente.

Commenti

Jacopo Cossater ha detto…
à sul Bollinger mi avevi conquistato. Bella bevuta!

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