Il mio diario di viaggio in India
Senza
rileggermelo o verificare errori grammaticali copio anche qui, così sarà più
facile ritrovarlo tutto assieme, il mio diario di viaggio in India, pubblicato quotidianamente su Facebook durante le mie tappe.
(qui l'upload in progress delle foto: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.10204803861645123.1073741912.1495756802&type=1&l=748376438c )
8/8 – New Delhi
Allora
diciamo che come inizio non è andata granché fin ora. Delay di un ora del volo
da Roma per Nuova Delhi. Atterrato altri casini perché ovviamente ho corso per
andare all'aereoporto dei voli nazionali per prendere l'aereo Varanasi ma nulla
da fare. Perso. E quindi ho dovuto prenderne un altro dopo 4 ore. Ricomprando
il biglietto con carta perché 'ovviamente' :-P nell'apt dei nazionali non hanno
uffici cambio e io non avevo preso le rupie in quello internazionale visto che
recuperato lo zaino correvo come un pazzo per provare ad arrivare in tempo.
Costretto anche a prelevare con carta perché senza una rupia non puoi mangiare
nulla. Finiti qui i problemi? No! Wi-fi zero... Ho provato più volte a entrare
nella rete gratis del l'aereoporto ma nulla... E dovevo avvisare urgentemente
l'albergo di Varanasi che il pickup in aeroporto era slittato dalle 13:20
(atterraggio del volo perso) alle 17:40. Fortunatamente all'ufficio info ho
trovato uno gentile che dopo aver provato anche lui ad attivare il wifi sul mio
iPhone si è alzato e mi ha fatto usare il suo laptop dietro al desk :-)
Sbrigate le urgenze alle 13:40 di corsa a pranzo affamato e per modiche 260
rupie mi sono mangiato il primo buon pranzo indiano!!! :-D
Varanasi
sto arrivando ... E visti i casini della prima mezza giornata mi raccomando com
i vari dei indiani che li non piova e mi possa rilassare facendo stasera un bel
po' di foto!!!
8/8 – Varanasi
ci
vuole un po di pelo stomaco per girare a Varanasi. Soprattutto se è la prima
tappa in India.
Stamane
giro con guida (www.walksofvaranasi.com) che consiglio a tutti. Ti fa calare in
questa realtà che di reale come da noi non ha nulla.
Quattro
ore intense fra tempi da girare a piedi nudi, mercati dove fare colazione e
gath.
Rimarrà
per sempre nella mia mente questa città.
Ora
relax in camera poi passeggiata pranzetto fuori e nel pomeriggio treno notturno
(13 ore ) per Agra e il Taj Mahal
9/8 - in treno da Varanasi ad Agra
Girare
l'india in treno e' fantastico per conoscere bene il Paese e la sua gente.
Soprattutto se non si hanno tanti giorni a disposizione, come nel mio caso, e'
assolutamente da valutare di fare le lunghe tratte di notte fra una città e
l'altra pernottando in treno.
Qui in
India il sistema ferroviario e' davvero capillare anche se lo stato di alcune
stazioni e di alcuni treni a volte lascia un po'a desiderare... Alcune sembra
siano ferme ai lasciti della dominazione inglese
Va
detto però che prendere un treno in India non è da tutti. Perlomeno non e' di
poco impatto soprattutto entrare in una medio/grande stazione come ho fatto io
oggi a Varanasi dove ti 'assaltano' anche i portantini per chiederti se gli
lasci portare il bagaglio per poche rupie.
Dentro
la stazione c'erano migliaia di persone. ( Ce n'erano di più rispetto
all'Olimpico la domenica quando gioca la Lazie... Di sicuro perlomeno un paio di migliaia di
viaggiatori c'erano )
Erano
in fila alla biglietteria, bivaccavano lungo le rampe di scale che portano ai
binari, aspettavano li i treni o i poveretti camminavano lungo i binari a
cercare scarti e rifiuti con cui campare.
Mentre
io morivo di sudore (sembravo uscito da una doccia vestito) guardavo e
aspettavo il treno e guardavo di nuovo .. Spesso impressionato e sbigottito. E
chi mi conosce sa che io non mi impressiono facilmente.
Poi e'
arrivato il mio Marudar Express per Agra ed è cominciata l'odissea!!!
L'assalto
degli indiani non a Fort Apache ma alla carrozza di 2' classe, quella senza
prenotazioni.
(
C'era più calca all'ingresso della carrozza che all'ingresso della Sud quando
gioca la magica! Milioni di indiani a spingere e correre... )
Io
fortunatamente ho scelto l'AC2 perché anche economicamente e' davvero
conveniente il treno.
In
teoria lo si può anche peraltro prenotare sul sito delle Ferrovie indiane, ma
ahimè da qualche tempo per noi stranieri è complicato perché e' necessario
essere in possesso di un numero di cellulare indiano.
A me i
miei treni li hanno prenotati gli alberghi dove alloggio da tempo. Visto
l'affollamento permanente è obbligatorio prenotare i biglietti anche con un
certo anticipo. Sono pochi infatti i treni che si possono prendere al volo, a
meno che non siate disposti alle carrozze di II classe, che anche per i
backpackers come me sconsiglio per le tratte lunghe... Forse lo avete visto in
un film, ma e' vero che c'è gente ammucchiata anche sul tetto
Se
invece volete decidere i vostri spostamenti di volta in volta il consiglio, se
non l'obbligo, e' prenotarvi la tratta successiva appena raggiunta la
destinazione, prima ancora di andare all'albergo.
Ma AC2
avevate capito cos'era?
Ve lo
chiedo perché ci sono 8 differenti classi, non tutte sempre su ogni corsa e
neanche molto facili da capire:
o A C
1: aria condizionata in scompartimenti da 2 o 4 cuccette; lenzuola, servizio
pasti
o A C
2: aria condizionata in carrozza/camerata con 2 piani di cuccette, con tendine
privacy, pasti e e lenzuola (quella che ho preso)
o A C
3: aria condizionata in carrozza/camerata con 3 piani di cuccette, senza
tendine privacy
o 1a
Classe: ventilatori in scompartimenti da 2 o 4 cuccette. Finestrini spesso
senza vetri ma con sbarre
o
Sleeper: carrozza /camerata con 3 piani di cuccette, 2 nei corridoi; niente
lenzuola né servizio pasti
o 2a
Classe: senza prenotazione. La marea umana che vi dicevo! Da pendere solo se si
è pronti a farlo e al massimo per brevi tratte.
o AC
chair Exec.: tipo intercity 1a classe; solo poltrone.
o AC
chair 2: tipo intercity 2a classe; solo poltrone.
Io
avevo scelto di prendere la Air Conditioned 2 perché il viaggio da Varanasi ad
Agra e' davvero lungo ... 13 ore... Meglio quindi la bella cuccetta numero 23
con la sua bella tendina per la privacy, cuscini e lenzuola fresche e all'ora
consona, per 100 rupie, una cena semplice ma buona a base riso e
verdure...molto piccante come sempre.
Sul
treno ti capita poi anche di conoscere e chiacchierare con qualche altro
passeggero. Io avevo vicino 3 giapponesi simpaticissimi e una coppia tedesca
che a confronto era più simpatico Antonio Conte.
... Ed
ora, dopo una notte di sonno, abbastanza costante anche se su un materasso pari
direi quasi a una lastra di marmo, e con un ora e venti di ritardo eccomi ad
Agra. Mi aspettano il Fort e soprattutto il Taj Mahal
10/8: Agra
Eccomi ad Agra, ancora nell'Uttar Pradesh ma a due passi dal Rajasthan e
già si percepiscono le diversità rispetto a Varanasi da dove arrivo.
Non so se Varanasi e' meglio lasciarsela all'ultimo in un viaggio in India o come ho fatto io farsela subito e poi andare in discesa... Tenere conto però farla per prima non è proprio adatta a tutti.
Arrivato ad Agra con due ore di ritardo già sul tuk tuk mentre andavo verso l'albergo percepivo molti cambiamenti rispetto alla tappa precedente.
Ma viste le distanze e' anche normale che sia cosi. Un po' come se ci aspettassimo che Roma e Berlino e la loro popolazione siano uguali.
Mucche si ma ogni tanto, e oltre alle solite apette a tre ruote qui anche cammelli e calessi per farsi portare in giro.
Anche le persone sono più solarli. C'è sempre qualcuno che ti assale e ci prova a venderti qualcosa o darti un passaggio, ma sono tutti meno invadenti e più sorridenti.
Anche le donne sono più belle... Non come nell'Uttar Pradesh dove Morandi direbbe che 1 su 1000 ce la fa a esser caruccia...
Sbrigate le pratiche varie sono andato subito in un tour operator locale per prenotare lo spostamento a Bundi domani.
L'auto che avevo ipotizzato non era fattibile... Avevo visto dall'Italia diversi siti web per pianificare le tappe in base a distanze e collegamenti ma dicevano qualcosa di poco reale. Davvero stancante sarebbe fare 8 ore in macchina su strade trafficate e non sempre autostrade.
Quindi domani taxi per Mathura alle 13:00, poi da li treno per Kuti con partenza alle 15:00 e, arrivati li, 45' di taxi per Bundi dove dovrei esser per le 20:00.
Sbrigato il tutto il primo giro nell'Agra Fort. Castello impressionante ma già alle 10:30 fa davvero tanto caldo per goderselo e tanto più fare belle foto.
Rientrato in albergo, doccia e poi pranzo allo Yama Caffè con wifi :-) e ottimo sweet lassi ad accompagnare l'arrosto di capra.
Poi pennichella per recuperare il sonno perso nel treno e non morire in giro sotto al sole.
Alle 16:00 appuntamento con Rem il mio tuk tuk che mi porta al tempio xxx e poi nel giardino pubblico al di la del fiume dove si ammira il Taj Mahal da nord.
Rientrato in albergo giretto nella zona dei mercati e poi relax nel ristorante sulla terrazza dell'albergo bevendo un lassi e una birretta :-)
Domani alzataccia alle 5:00 per esser al Taj Mahal all'alba ... Incrociando le dita che il tempo regga :-P
Non so se Varanasi e' meglio lasciarsela all'ultimo in un viaggio in India o come ho fatto io farsela subito e poi andare in discesa... Tenere conto però farla per prima non è proprio adatta a tutti.
Arrivato ad Agra con due ore di ritardo già sul tuk tuk mentre andavo verso l'albergo percepivo molti cambiamenti rispetto alla tappa precedente.
Ma viste le distanze e' anche normale che sia cosi. Un po' come se ci aspettassimo che Roma e Berlino e la loro popolazione siano uguali.
Mucche si ma ogni tanto, e oltre alle solite apette a tre ruote qui anche cammelli e calessi per farsi portare in giro.
Anche le persone sono più solarli. C'è sempre qualcuno che ti assale e ci prova a venderti qualcosa o darti un passaggio, ma sono tutti meno invadenti e più sorridenti.
Anche le donne sono più belle... Non come nell'Uttar Pradesh dove Morandi direbbe che 1 su 1000 ce la fa a esser caruccia...
Sbrigate le pratiche varie sono andato subito in un tour operator locale per prenotare lo spostamento a Bundi domani.
L'auto che avevo ipotizzato non era fattibile... Avevo visto dall'Italia diversi siti web per pianificare le tappe in base a distanze e collegamenti ma dicevano qualcosa di poco reale. Davvero stancante sarebbe fare 8 ore in macchina su strade trafficate e non sempre autostrade.
Quindi domani taxi per Mathura alle 13:00, poi da li treno per Kuti con partenza alle 15:00 e, arrivati li, 45' di taxi per Bundi dove dovrei esser per le 20:00.
Sbrigato il tutto il primo giro nell'Agra Fort. Castello impressionante ma già alle 10:30 fa davvero tanto caldo per goderselo e tanto più fare belle foto.
Rientrato in albergo, doccia e poi pranzo allo Yama Caffè con wifi :-) e ottimo sweet lassi ad accompagnare l'arrosto di capra.
Poi pennichella per recuperare il sonno perso nel treno e non morire in giro sotto al sole.
Alle 16:00 appuntamento con Rem il mio tuk tuk che mi porta al tempio xxx e poi nel giardino pubblico al di la del fiume dove si ammira il Taj Mahal da nord.
Rientrato in albergo giretto nella zona dei mercati e poi relax nel ristorante sulla terrazza dell'albergo bevendo un lassi e una birretta :-)
Domani alzataccia alle 5:00 per esser al Taj Mahal all'alba ... Incrociando le dita che il tempo regga :-P
11/8: l'alba ad Agra e il viaggio
per Bundi
Stamane
sveglia alle 5:00 per essere al Taj Mahal all'apertura dei cancelli alle 5:45.
Come sempre quando c'è qualcosa di importante da fare, o che voglio fare, la
sveglia non serve... Occhi aperti alle 4:50. Doccia al volo per svegliarmi bene
ed ero pronto. Al cancello della Guest house trovo il lucchetto chiuso e mi
tocca svegliare il portiere per aprirmelo. 5' a piedi, faccio il biglietto e
sono il primo in fila
Ma
l'alba e' un po' sfigata dal punto di vista meteo dato che il cielo e' coperto
e di sole che sorge da fotografare non se ne parla proprio... Ma la maggiore
imprecazione e' stato all'ingresso. Supero tutti i controlli (controlli stile
JFK apt a NY) tranne che per il... treppiedi! Taccio loro! Non te lo fanno entrare
e ti obbligano a portarlo all'ufficio depositi. Vado li e scopro che apre alle
6:00, ma alle 6:05 ancora nulla... Tacci loro bis! Temendo di dover aspettare a
lungo prendo al volo un tuk tuk e vado a lasciarlo in albergo.
In
pratica anziché alle 5:45 entro alle 6:20
Ma a
parte che c'erano un altro po' di persone già li, molto, in termini di foto
all'alba, non ho perso. Il tempo e' bruttino. Tempio molto bello si, lo
ammetto, ma sinceramente rispetto a San Pietro non vale una mazza! Cristina
vuercic che ne pensavi?
Lasciato
il Taj Mahal ritorno verso Agra dove faccio una bella colazione all'americana.
Oggi avevo voglia di scrambled egg
Comincio
poi a cercare una farmacia aperta perché, come a natale nel giro in europa,
anche qui mi stanno venendo le vesciche sui piedi. Una già c'è per colpa della
cucitura dei sandali... Avrò speso su amazon 1/3 del costo delle mie amate Teva
ma queste non reggono il confronto in termini di fattura. Era meglio spendere
di più
Trovata
la farmacia scopro una cosa fichissima... Ti danno tutto a pezzi. Sia i farmaci
che cose come i cerotti. Gli ho chiesto i band-aid e lui mi ha chiesto quanti.
Io pensando alla confezione ho detto one! 1 cerotto mi ha preso dal
cassetto dopo le risate gli ho detto 10
grazie Chissà se uno chiede i
profilattici... per far bella figura secondo me la gente ne chiede come minimo
10 anche per quelli
Anche
stamane poi mi giro la zona del mercato e la città vecchia. Una cosa qui in
India e' costante e impressionante. La sporcizia. Ne ho fatti tanti di viaggi
girando tante città 'popolari' o addirittura ferme ad anni fa. Sapa in Vietnam,
Battambang in Cambogia, Luang Namtha nel Laos, la zona del Triangolo d'oro in
Thailandia, il Chiapas in Messico o i villaggi masai o di altre tribù africane
fra Tanzania, Sud Africa e Botswana. In nessuno di questi posti c'era neanche
lontanamente la sporcizia per strada che sto vedendo qui.
Ed e'
così un po' ovunque.
Dopo
aver fatto il check out avevo 2 ore di tempo prima di lasciare Agra e mi sono
preso un tuk tuk a pedali e ho girato un po' la città tornando verso il forte e
la zona più commerciale ... ovunque la monnezza lungo la strada c'è sempre.
Al
forte, accaldatissimo nonostante non pedalavo io, mi sono bevuto una cosa
buonissima ma non so cosa fosse. Era davvero dissetante e aveva una bottiglia
di vetro particolarissima, con una pallina dentro che scuotendo agita la
bevanda.
Rientrato
poi ad all'albergo prendo lo zaino, saldo il biglietto del treno e con il taxi
prenotato mi incammino verso la stazione di Mathura ad 1 ora e mezza da Agra
dove devo prendere il treno per Kota.
Anche
il tassista alla guida e' un fenomeno! Fa anche le rotatorie contromano. Quello
che mi chiedo in generale e' cos'è qui il senso di marcia? Secondo me qui la
patente non la danno neanche con i punti del Dash. Non esiste proprio ...
Chiunque può guidare. E secondo me la Tata e le altre marche delle automobili
per risparmiare non hanno neanche istallato le frecce sulle auto... Non ne ho
mai visto lampeggiare una.
Comunque
in taxi meglio dormire e non vedere quello che fa e chi ti viene incontro...
Quindi sonnellino per recuperare fino alla stazione.
Salutato
l'Alonso di turno prendo i due zaini e mi metto ad aspettare il treno ...
Arriva
puntuale, con il solito assalto degli indiani per la 3 classe senza
prenotazione, e io vado con calma al mio posto 12 nello scompartimento C3. E
metto subito la felpa visto che ero sudato, e non poco, e l'aria condizionata
come sempre in treno e' a mille!
Lungo
il tragitto pennica, due chiacchiere con i passeggeri accanto a me e qualche
pagina di L'ombra del Vento. Fuori pioggia costante dalle 17:00.
Ed e'
arduo anche trovate il taxi per Bundi. Il primo mi dice ok poi fa il giro della
stazione chiamando al cell un amico e mi porta ad altra macchina perché lui è'
un 'taxi' e non può andare fuori città. E allora per qualche cavolo di motivo
mi hai fatto salire e portato in giro 10' contattando amici tuoi? Le parolacce
in italiano e inglese non sono mancate dirette a lui. Qualcuna l'avra' capita
spero
L'amico
suo non conosce l'albergo e, cosa scontata, non spiccia una parola di inglese.
Mi chiede la stampa della prenotazione e va in farmacia a farsi tradurre
l'indirizzo e farsi spiegare la strada. Le mie imprecazioni non mancano neanche
stavolta.
India...
lo so che sei così ma io la gente furba non la tollero. E la maggior parte qui
e' così. Facile girare con tour operator con tutti che ti sorridono visto
quanto paghi, altro invece è' fare tutto da soli e dover evitare ti fottano.
Sarà
per la pioggia e visto l'orario ma la strada da Kota a Bundi e' come la Pontina
per il Circeo il sabato alle 11:00.
Ah
stavo poi dimenticando che qui si guida con gli abbaglianti fissi e anche le
doppie frecce spesso accese. E nonostante ciò stavamo per fare frontale con una
mucca bianca... Magrolina ma comunque grandicella. Sarà pure santa ma tutta sta
voglia di mandarla in paradiso e seguirla non ce l'ho.
Arrivato
a Bundi subito un panino e poi a nanna incrociando le dita che domani il
monsone stia più tranquillo
12/8: Bundi - Rajasthan
Dopo
la giornata impegnativa di ieri oggi sveglia senza 'sveglia' a Bundi.
Ovviamente
abituato ad alzarmi presto, anche a Roma alle 8:00 ho aperto gli occhi.
Durante
la notte aveva piovuto molto e anche di mattina qualche goccia continuava a
farla, con un cielo completamente grigio... paro paro come se dice a Roma.
Mi
sono alzato con calma poltrendo a metto per un po' divertendomi a leggere i
commenti botta e risposta con pareri ben diversi su cosa fare per le mie
vesciche.
Alla
fine visto che qui la pulizia non è il massimo in giro (eufemismo) e non ho
ago, filo e accendino, ho preferito coprirle con dei Compeed e mettere calzini
e scarpe. Oltretutto piovendo ci sono pozze ovunque.
Salgo
poi in terrazza per una breve colazione ammirando Bundi Palace.
Verso
le 9:30 fortunatamente smette di piovere e comincio a girarmi Bundi partendo
proprio dal Palazzo reale dotato di un bastone che mi ha prestato l'hotel per
allontanare le scimmie a volte invadenti.
Raggiungerlo
e' facile. Non altrettanto salire superato il portone del Palazzo visto che la
salita e' molto pendente e i sassi sono tutti bagnati. (Ovviamente e' stato
peggio poi scendere quando ho rischiato di cadere all'indietro sulle mie
chiappe d'oro).
Il
palazzo reale, costruito nel 1607 in 24 anni, e' bellissimo. Sembra uscire
dalla roccia. In alcune stanze aperte al pubblico ci sono delle pitture
bellissime e ancora attaccati ai muri degli specchi antichi.
Anche
guardare dall'alto del palazzo verso fuori e' suggestivo.
Panorama
delle case blu, bazar e templi dall'alto. Peccato il tempo sia quello che è.
Tornando
giù in paese ecco che incontro ancora gruppi di 'camminatori' che già ieri
notte avevo visto lungo la strada che da Kota mi ha portato a Bundi... Oggi ho
scoperto che fanno 800km a piedi - altro che i 60 di ieri notte - pregando e
raggiungendo un posto sacro. Una sorta di Cammino di Santiago per intenderci.
Passeggiando
poi in paese mi sono fermato in una bancarella. Un ragazzo molto simpatico
oltre fare due chiacchiere mi ha offerto un bel the ... Ovviamente mi stava
corrompendo infatti ho acquistato un
paio di pantaloni indiani per me e un bel fular da regalare.
Dopo
un po' di giri nella parte storica mi fermo a pranzo da Out of The Blue dove mi
prendo pizza e supplì... Certo non reggevano il paragone con le nostre ma non
erano male affatto. Forse pizza troppo dura. Magari si possono offrire per una
consulenza anche qui Giancarlo o Stefano
Dopo
il pranzo un giro intorno al laghetto sotto un po' di pioggia ... La strada
provinciale e' davvero infangata.
Poi la
pioggia si ferma e raggiungo il mercato dove vedi di tutto. C'è chi vede
alimenti, chi pentole e chi gioielli.
Mercato
davvero eterogeneo ma davvero interessante.
Torno
verso le 17:00 in albergo perché stamattina avevo preso un appuntamento. Ore
17:30 il mio primo massaggio Ayurveda
Dopo
un ora di scrocchiate e manipolazioni sono rinato! (Maschi non pensate male!
Non siamo in Thailandia e non mi hanno offerto l'happy end... E il
massaggiatore era peraltro masculo. Bravissimo, un massaggiatore
professionista)
Post
massaggio obbligatoria la doccia per eliminare l'olio - ero più unto io di chi
fa male il fritto misto - e riesco per la passeggiata post tramonto.
Unica
maledizione e' che ho scordato i tappi per le orecchie e ripartono i vaffa a ogni scooter che suona
il clacson anche a strada vuota. Domani li rimetto appena mi sveglio, anche
prima di lavarmi. Meno male che li ho portati con me e preparo i viaggi
leggendo forum e guide... Come direbbe un amico di Roma Lonley ti adoro tappo
ti metto.
Finita
la cena ora si rifanno gli zaini. Domani alle 6:30 mi aspetta il tuk tuk per
portarmi alla stazione dove prendo il treno per Chittorgarh e dopo 3 ore la
coincidenza per raggiungere la tappa di Udaipur nel tardo pomeriggio.
13/8 - verso Udaipur
Apro
occhi alle 5 e non riprendi sonno. Un ora prima della sveglia porca paletta...
Stamattina problemi wifi in albergo quindi niente letture on line. Pazienza
posso farne a meno quindi rapida doccia e due passi a Bundi che è ancora nel
mondo sogni.
Tutto
chiuso, incrocio solo pellegrini... Incredibile ma ancora pochi clacson si
sentono.
Siamo
ancora con le luci per strada. Manca un po' al sorgere del sole.
Cerco
inutilmente qualcosa di aperto per fare colazione . Ho anche un po' fame visto
che ieri sera ho cenato light al volo.
Rientro
in albergo alle 6:00 e dalla terrazza scatto qualche foto alle prime luci
dell'alba
guardando
il palazzo reale di Bundi.
Prendo
poi gli zaini preparati ieri e scendo giù ad aspettare il tuk tuk per la
stazione...
Dopo
una ventina di minuti arriviamo alla micro-stazione di Bundi. Chiedo alla
biglietteria dove si fermerà la carrozza della seconda classe (così evito di
correre lungo il treno con peso sulle spalle) e poggio gli zaini... Un paio di
foto e, ovviamente anche un #selfie e
aspetto assieme a un milione, più o meno di mosche.
Suona
la campana!!!! Ricreazione?!? No arriva il treno che devo prendere pe
Chittogarh!
Oggi
sono in S2 con posti a sedere e sono accanto al finestrino. Ops... Volevo dire
sbarre. Il vetro non esiste. Perfetto però così non si muore di caldo e mi godo
il viaggio guardando fuori il paesaggio.
Territorio
tutto pianeggiante inizialmente pieno di risaie, poi roccia piatta con pascoli
di mucche e gregge di capre seguite dai loro pastori. Ogni tanto qualche
laghetto dovuto alle pioggie monsoniche.
Comincio
poi un po a leggere anche perché il paesaggio e' molto costante ma dopo una
mezz'ora, vista la sveglia prima delle galline sento sonno e mi sdraio sui
sedili con cuffie e un occhio chiuso e uno aperto per il timore che qualcuno
possa frugare negli zaini.
A metà
tragitto sale poi molta gente e mi rimetto a sedere. Uomini donne bambini di
diverse etnie. (Uno di loro mi ha anche chiesto se volevo l'erba ... Eppure ho
faccia da bravo ragazzo io )
L'arrivo
era previsto per le 10:50 ma avevo il timore di perdere la stazione e sono
stato allerta da una mezz'oretta prima. So che semmai qui tardano i treni
piuttosto che arrivare prima ma meglio esser prevenuti. Anche perché qui con
questi treni regionali non avvisano tramite annunci a che stazione si sta per
arrivare, e nelle stazioni di questi piccolo paesi in inglese e' arduo trovare
il nome della città nei cartelli.
Arrivato
comunque puntuale a Chittogarth vado subito a lavarmi con il magico sapone a
foglietti e poi a cercare un posto per pranzare prima del prossimo treno per
Udaipur delle 13:20.
Uscito
dalla stazione mi viene ovviamente chiesto più volte da diversi tuk tuk se
voglio fare un giro al forte della città. (Peraltro leggendo guide molto ma
molto bello). Ma con due zaini con me non potrei farci una visita, quindi
sempre sorridendogli declino l'offerta e cerco un posto dove pranzare.
Mi
sono lasciato convincere da un locale e sono entrato nel ristorante di un
albergo davanti alla stazione.
Gran
bel consiglio. Ottimo il lassi e buonissimo il Masala con formaggio di pecora,
peperoni, cipolle rosse e spezie varie.
Oltretutto
servizio eccellente ... Forse troppo prescioloso... Ti riempiva nuovamente il
piatto il cameriere quando eri a un boccone da finire la porzione.
Tornato
in stazione mi diverto a fare qualche foto e poi dopo un oretta ecco il treno.
La
fortuna vuole che nella mia cuccetta sono solo quindi subito a gonfiare il
cuscino, mettere lucchetti agli zaini, lencuffie nelle orecchie e buon riposo
Una bell'ora sdraiato sui sedili a recuperare un po' di sonno
Arrivato
ad Udaipur puntuale mi aspetta per il pick up un tuk tuk dell'albergo.
Ora
doccia e poi subito in giro per la città definita la più 'romantica' del
Rajasthan! Cenerò a lume di candela ... Solo! Uah uah uah
13/8 bis - l'arrivo a Udaipur
Preso
il taxi dalla stazione, dopo 15' in mezzo al traffico ero in albergo.
Una
frase fantastica detta dal tassista mentre parlavamo del traffico in India e'
stata: gli indiani guidano come i cammelli con bende laterali agli occhi!
Verissimo!!!
Dopo
check in, doccia e aver indossato la mise indiana/thailandese (pantalone preso
a Bundi, maglia a Chang Mai lo scorso anno) esco per il primo giro a Udaipur.
Bella,
bella, bella!
Questa
e' una città pulita ed e' davvero meravigliosa! Artisti di strada e negozi
d'arte, palazzi antichi fantastici, sorrisi ovunque.
Un po'
di foto al tramonto e organizzo un giro in moto attorno a Udaipur nei villaggi
per domani mattina. 3 ore in giro fuori città, nei villaggi delle etnie locali,
io e Carlos, un ragazzo della catalogna che era li con me mente contattavamo il
prezzo, dietro a due motociclisti locali.
Dopo
un po' di su e giù decido di cenare in albergo anche per cominciare ad
affrontare il tema del 15 agosto... Loro festeggiano l'indipendenza io devo
capire come fare i 500km che separano Udaipur dalla tappa successiva,
Jaisalmer, visto che i treni non le collegano.
Ipotesi
avanzata dal tour op e' taxi con tappa a Kumbhalgarh a modiche 7000 rupie. Che
per noi, visto che saranno 10 ore in taxi, e' una bazzecola (sono 90€ circa),
ma qui e' un cifrone considerando che il volo New Delhi-Varanasi mi è costato
4500 rupie
Pensieroso
se ok o sentire poi il giorno dopo altri tour op, vado a farmi la cena
romantica a lume di candela in due... Io e la signora Canon. D'altronde avevano
detto che questa e' la città romantica
Ora a
nanna presto per alzarmi all'alba domani e andare a far foto prima
dell'appuntamento alle 8 con i motociclisti.
14/8 - Udaipur
Indovina
un po' a che ora ho aperto gli occhi? 5:00 spaccate! Sveglia prevista 5:30 :-P
Il
tempo non è il massimo... Nuvole cariche e cielo molto scuro. Ma le foto si
fanno comunque ;-)
Poi in
nei vicoletti del centro di Udaipur con ancora tutte le tapparelle tirate
giù.... Giusto qualche bancarella aperta e ne approfitto per fare colazione con
un bel riso tostato con cipolle e peperoni :-P
Dopo
un paio d'ore vado all'appuntamento per fare il giro nelle colline attorno alla
città.
Paesaggio
molto bello, gente ancora di più. Ci siamo fermati in un paio di scuole
elementari, ad un bel lago dove c'era chi faceva il bagno, in diversi villaggi
etnici chiacchierando con la gente e assaggiando un ottimo latte di capra.
La
batteria dell'iPhone m'era morta li quindi per le foto aspetterete quelle vere
;-) (ve ne metto giusto un paio di quelle vere).
La
fine del tour e' in cima a una montagna, nel vecchio palazzo dove il Raja 'si
riposava' quando non voleva troppa vita da re. Da dove si ammira tutta la valle
e Udaipur. Uscendo becchiamo la scimmia che si è fregata dalla sacca della moto
l'altro mio riso che mi aveva preso la guida. (Meglio, tanto a me non andava e
mi sembrava brutto dirglielo ;-) )
Tornato
a Udaipur alle 11:00 sono andato in albergo perché più ci pensavo più non mi
conveniva andare a jaisalmer via taxi. A parte l'inutile spesa di 7000 rupie mi
perdevo in viaggio tutta la giornata della festa della liberazione dell'India
di domani. Quindi ho prenotato sleeping bus che partirà alle 20:30 e arriverà
alle 7:30... Perdo la notte già pagata in hotel ma spendo 900 rupie e non le
7000 del taxi.
Riprendo
la visita a Udaipur e come prima tappa, visto che ho mangiato alle 6:30 solo un
po' di riso, mi fermo a farmi un bel mix di frutta, muesli e yogurt per darmi
la carica.
Visita
al bel Palazzo Reale pieno di stroria, di opere e di turisti :-), tante foto -
anche alla #macchina di Damiano - e poi zizzagheggio in città prima di andare a
pranzo, nel primo pomeriggio, e mangiare, dopo un ottimo lassi, un bel piatto a
base patate lesse e spezie.
Poi
altri templi, altre foto alla gente e nei quartieri meno centrali, un po' di
shopping con le consuete trattative ad abbassare il prezzo di partenza che io
sono davvero incapace a fare e poi, coincidenza delle coincidenze, l'incontro casuale
con la coppia di Roma con cui avevamo parlato via chat del viaggio nello stesso
periodo, con tappe simili ma in giorni diversi. A volte capitano cose che se
anche uno avesse voluto fare sarebbero state irrelizzabili... Stessa città,
stessa viuzza, stesso momento e ci siamo incrociati :-)
Rientro
in albergo alle 18:00, preparo lo zaino e poi due passi in pieno relax ...
senza neanche la Canon :-P ... per una birretta di nascosto in un bar lungo il
lago. Di nascosto perché qui per legge molti non potrebberlo venderla...
Infatti nel menù non c'è, me la apre nascondendosi piegandosi sulle ginocchia
sotto il tavolino e la bottiglia di lato nascosta sotto il tavolino rimane.
Vicino a me gli anziani giocano a scala 40?!? Poker non è ... :-)
Finita
la birra faccio due passi e poi albergo per il check out e aspettare il tuk tuk
che mi porterà alla stazione dei bus.
Jaisalmer
sto arrivandooooo....
14 - 15/8 - da Udaipur a Jaisalmer
con lo sleeping bus
Si parte
da Udaipur con il bus notturno alle 20:30. Arrivo previsto dopo 13 ore.
Lasciato
lo zaino grande salgo e vado nel mio lettino J. Scomodissimo salire dalla
scaletta, il letto e' comodo, anche se sembra di andare a dormire in un loculo,
ma la cosa che non va e' l'aria condizionata!
Mai
più posti con AC. E' a palla, non è regolabile e non è possibile chiudere il
bocchettone. Mi gelo. Anziché in un bus verso il deserto di jaisalmer mi
sembrava di stare in un rompighiaccio verso l'artico. Provo a mettermi al
contrario perché il bocchettone e' lato testa, ma anche le gambe mi si gelano
visto che sto in bermuda e poi sdraiato con la testa al contrario rispetto al
senso di marcia un po mi da fastidio, soprattutto viste le continue frenate.
Dopo un oretta di sonno per la stanchezza - ero sveglio dalle 5:00 - mi cerco
di ingegnare per capire come bloccarlo, ma nello zaino avevo poche cose utili.
Macchine foto varie, salviettine umide, acqua e doc vari. Unica soluzione che
ho trovato e' stato inserire il copri macchina di plastica trasparente che si
usa quando si fanno foto sotto il diluvio. Infilato le cose vanno meglio anche
se comunque gli spifferi si sentono. Alle 00:30 facciamo prima sosta e recupero
una coperta. Non sarà stata appena ritirata dalla lavanderia ma meglio poi
lavarsi che morire surgelati. Sonno leggero ma riesco a dormire con felpa con
cappuccio e arrotolato nel copertone :-)
Alle
6:10 apro gli occhi e il bus dopo poco si ferma per la colazione.
Siamo
a 2 ore dalla meta e io non vedo l'ora di arrivare... Stare 12 ore in un loculo
non è comodissimo.
Arrivati
a Jaisalmer prendo il tuk tuk e arrivo nella bella Suryia Praji Guest House,
dentro il Forte, pronto per godermi in questi due giorni la loro bellissima
città chiamata 'golf city' visti i colori, la festa nazionale per
l'indipendenza Indiana del 15/8 e il loro deserto dove farò una bella gita al
tramonto su un cammello.
Buon
ferragosto a tutti e, mi raccomando, non pubblicate su FB troppi carboidrati e
soprattutto troppe bottiglie di quello che berrete ... Perché un po' rosico! E'
da 10 giorni che non tocco vino :-P
15/8 - Jaisalmer
Auguri!!!
Buon ferragosto dall'India!!!
Chi ha
letto il mio diario precedente da che sono arrivato con io bus notturno a
Jaisalmer starmane alle 9:00.
Alla
stazione dei bus mi ha preso Padam e con la sua moto siamo saliti nella parte
storica della città, dentro le mura, dove proprio in uno dei bastioni del forte
c'è la sua Guest house dove alloggio. Bellissima! Con la mia camera che si
affaccia con due finestre sulla città! Visto il gelo della notte in bus il
fatto che non abbia A/C e' anche meglio e il bagno in comune ormai e' un lusso
visto che stanotte noi maschietti la pipì alle fermate del bus le facevamo per
strada
Un
oretta nel loro ristorante/bar in attesa della camera e due chiacchiere con il
simpaticissimo Padam per cominciare anche a organizzare il giro di domani, noi
due in moto nei templi a qualche km da Jaisalemer e nel deserto.
Pronta
la camera e ovviamente, vista la notte non proprio rilassante, subito una bella
doccia fredda!!!
Poi
comincio a girare la parte storica di Jaisalmer cominciando dal Fort Palace
fondato nel 1156 da Jasal e utilizzato nei secoli per difendersi durante le
guerre. Un oretta e mezza di guida audio che ti fa calare bene nella cultura e
nella storia.
Proseguo
poi il giro dentro il forte a scoprire le viuzze - piene di bancarelle che
Padam mi ha sconsigliato visti i prezzi assurdi - e i templi gianiniti di
Chandraprabhu e Rikhabdev.
A
pranzo torno nella Guest house e dopo un ottimo pranzo, due ore di sonno per
recuperare la notte non proprio rilassante.
Nel
pomeriggio scendo a piedi nel paese girando a caso tutte le viuzze bellissime,
piene di case storiche nel fantastico stile Haveli con splendidi portoni in
legno, balconi e torrette.
Arrivato
poi alla Porta Ghandi vado a vedere il mercato dove compro un nuovo cappello
per andare domani nel deserto, visto che il mio devo averlo scordato da qualche
parte.
Girando,
una cosa particolare che ho rinotato oggi anche qui e' che in India se sei una
coppia normale non passeggi mano nella mano, se sei una coppia omosessuale si
Per
tornare su al forte baratto la corsa con il tuk tuk - ammetto di non esser
facile a trattare - e sono su al forte al tramonto per una birretta e due
chiacchiere con una coppia di milanesi incontrati li.
Saltata
la corrente ovunque mi cambio poi alle ultime luci del giorno e scendo per cena
al ristorante Trio dove speravo di trovare il vino locale ma nulla! (Forse
dovrei dire menomale ) Domani provo il
Saffron visto che la Lonley dice che 'has a Wine list'.
Mangio
un ottimo piatto di montone, morbidissimo e comincio anche a farlo
all'indiana... Niente posate e solo con mano destra
Anche
li pieno di europei... Tanti tanti spagnoli e francesi in giro con molti pochi
italiani invece.
Rientro
su a piedi e mi metto a bere una bella Coca-cola fresca dopo la lunga camminata
ammirando dall'alto le luci della città.
Domani
foto presto e poi giornata in giro moto io e Padam!
Di
nuovo buon ferragosto!!!
16/8 - Jaisalmer
Siamo
a metà viaggio. 8 giorni sono trascorsi e altri 8 ne mancano al ritorno a casa.
Stamane
alle 5:30 ho aperto gli occhi per vedere come era il tempo per le foto all'alba
e li ho richiusi subito... Tutto coperto
Sveglia
quindi con più calma un paio d'ore dopo e subito in giro per la parte storica
di Jaisalemer camminando lungo i bastioni.
Eravamo
io e gli animali.
Peraltro
stamane o puzzavo o profumavo troppo... Prima 4 cani randagi mi si avvicinano e
mi seguono ringhiando un po' e ho dovuto far finta di tirargli un sasso per
allontanarli, poi una delle solite mucche tranquillissime mi ha dato testata su
una chiappa passandole accanto.
Rientrato
in guest house faccio una lauta colazione rifocillante a base lassi, pankake a
cioccolata e banane e spremuta di arancia.
Alle
9:00 si parte per il giro in moto io e Pandam.
Partiamo
con la visita al cimitero dei Marajha per poi andare in un tempio sacro
sperduto in mezzo al nulla dove per l'ennesima volta sbatto le corna
entrando!!! Mannaggia a queste porte basse che gli indiani costruirono così
perché i poveri si inchinassero entrando a casa d'altri e, sopratutto, per tagliare
la testa al soldato nemico in guerra, quando entra per forza piegato in avanti,
prima che rialzi la testa!
Riprendiamo
poi la moto per andare verso il deserto. Buffo vedere in molte zone dei sassi
accumulati. Pensavo fossero tombe, invece Pandam mi spiega che qui se copri di
blocchi di sassi una zona limitandone il perimetro dopo 30 anni il terreno
diventa di tua proprietà... Potrei volendo farmi casa qui, gratis o quasi, per
trascorrerci la vecchiaia quando andrò pensione
Dopo
una 15 di km fra dune, alberelli e piccole case arriviamo alla 'città
fantasma'. Fantasma perché fu abbandonata in una sola notte da tutta la
famiglia del ricco proprietario dell'Haveli che espresse il desiderio di voler
sposare una donna bellissima ma povera e che, soprattutto, non faceva parte
della casta nella quale lui doveva per forza scegliere la futura moglie. Rimase
solo e abbandonato e la leggenda dice che il suo fantasma e' ancora li... io
non l'ho incrociato e non sono riuscito a fargli foto
Rientrati
a Jaisalmer mi faccio lasciare al mercato per fare qualche foto e un po' di
shopping salendo verso il forte nella via dei bazar.
Più
passano i giorni e faccio primi piani, più noto come i caratteri somatici siano
ben diversi dalla gente vista nelle precedenti città. Qui si nota la pelle
scura e i caratteri somatici simili ai pakistani. (Il confine e' a soli 150km).
Buffissimo poi vedere mentre passeggi che ci sono tanti calzolai che ti
guardano le scarpe e propongono di riparartele ...
Faccio
qualche altro acquisto per riportare a Roma qualche pensierino e mi cimento
anche nel baratto... Ma sono una sega... Guidano loro e ovviamente vincono loro
A
pranzo un cheesburger che di burger non aveva nulla visto che era di patata e
non di carne! Giuro che appena torno a casa mi mangio una bistecca di vitella
anche a colazione!)
Nel
pomeriggio dopo la pennichella delle ore calde indosso la mia nuova maglia
indiana e vado a zonzo nei quartieri meno noti della città.
Fa un
caldo boia e visto che a pranzo avevo mangiato poco, mentre passeggio e faccio
foto di primi piani con lo zoom, in un paio di bancarelle assaggio prima una
sorta di crocchetta salata con dentro verdure e poi un frullato di mango.
Mi ero
anche fermato in un posto pieno di europei/americani dove fanno, dice la Lonley,
ottimi lassi ma poi ho scoperto perché ottimi secondo molti e con tutta quella
fila di gente... Frullano yogurt, frutta e un erba locale tipo maryiuana.
Volendo infatti c'era chi beveva il lassi senza e quella se la fumava
Rientrato
poi in guest house doccia e preparazione degli zaini visto che domani alle 8:00
si parte in bus per Jodhpur, la città blu!
17/7 - Jodhpur, la città blu
Niente...
Nulla da fare. Nella stagione dei monsoni e proprio inutile mettere la sveglia
alle 5:30 per fare foto all'alba. Il cielo e' nuvole e basta e la visibilità e'
davvero poca.
Alle
8:00 prendo lo scooter per andare alla stazione bus. Arrivo e attendo che parta
dopo aver messo lo zaino nella sacca di sicurezza che oltre a evitare lo aprano
ho scoperto evita anche che diventi pieno di polvere visto che viaggiando nel
bagagliaio c'entra più polvere e sabbia che nel deserto.
Posto
16, sedile e non lettino stavolta e 0 aria condizionata, fa molto caldo ma
stando vicino al finestrino durante il viaggio brezza arriva. Si schiuma solo
quando si fanno le soste per far salire la gente. Come quando a metà percorso,
in una città che non ho idea quale sia, c'è stato l'assalto alla corriera...
Siamo ripartiti con una 20 di persone in piedi... A confronto nella metro B di
Roma alle 8:00 si sta larghi. Meno male che l'unico non indiano, dalla
carnagione abbronzata ma più chiara e la sua barba ormai lunga, a bordo aveva
prenotato il suo singolo comodo posticino
Sosta
successiva faccio anche la merendina a base gelato alla banana consegnato
direttamente dal finestrino al sottoscritto
Dopo 5
ore sono arrivato nella città blu. Subito in albergo per check in e doppia
doccia prima di cominciare a scoprire Jodphur.
Arrivo
alle 15:00 sotto il caldo torrido con un tuk tuk al forte. Enorme e bellissimo
su di una rocca da cui si ammirano i tetti blu della città. Fatico un bel po' a
reggere fisicamente la folla e il sole che picchia.
Comunque
cuffie in testa e la Canon sulle spalle mi giro tutto il Mehrangarh.
Scendendo
incontro una coppia di ragazzi di Viterbo conosciuti a Bundi.... Altra
coincidenza
Mi
incammino verso il bazar e poi mi perdo nelle viuzze della città blu... Mi
perdo a tal punto che chiedo diverse volte la strada per ritornare in albergo.
Alla fine trovo un signore e gentilissimo che mi da uno strappo in moto.
Arrivato
in albergo mi informo se per spostarmi a Pushkar domani c'è un taxi disponibile
a prezzi decenti, ma nulla, e anche considerando che rispetto al bus risparmierei
solo mezz'ora domani mi prenderò uno dei bus che da qui partono ogni 30' e in 4
ore sono Ajimer e poi 20' di taxi per raggiungere la reggia... Perché come
alloggio finale nel Rajasthan me la volevo togliere la soddisfazione di stare
in una reggia a modici 40€
Serata
poi rilassante in terrazza guardando il forte e chiacchierando con una coppia
di spagnoli e i due proprietari dell'albergo.
Ammetto
di esser un po' sazio del Rajasthan... Non vedo l'ora di decollare e farmi gli
ultimi giorni nel Ladakh.
18/8 in corriera verso Pushkas, la
mia ultima tappa nel Rajasthan
6:04
sveglia naturale... Niente suoneria per dormire il più possibile, ma nulla da
fare, l'istinto del fotografo prevale sulla stanchezza e mi godo il sorgere del
sole dalla terrazza del Castle View home stay dove alloggio mentre mi prendo il
primo caffè.
Poi
doccia e a passeggio fra le case blu, un coloro utilizzato come repellente per
gli insetti dicono, ma non funziona visto che io ho le gambe piene di bolle di
zanzara e qui di mosche ce ne sono miliardi.
Sarà
anche perché anche qui nella parte storica e non solo le strade sono di un
lercio che la metà basta. Per le pulizie di strada a confronto l'AMA di Roma e'
stra-efficiente!!!.
Qualche
bella foto incontrando mucche che fanno colazione e una bellissima coppia di
bambini, loro si che camminano mano nella mano.
Rientrato
in albergo continental breakfast... reggo sempre meno lo street food locale ...
e poi a completare gli zaini e un altra bella doccia.
Ho
coniato un nuovo detto indiano: 4 docce al giorno levano lo sporco di torno....
5 anche meglio
Per
raggiungere la stazione dei bus prendo il solito tuk tuk dove, nonostante ci
sia, il tassametro e' finto... Mai visto attivo
Arrivato
alla stazione prendo al volo la corriera diretta a Pushkar, l'unica, evitando
così di dover andare ad Ajimer e poi 40' di taxi.
Alla
fine meglio del taxi diretto la. Guadagnavo forse 30' ma perdevo parecchio a
livello di spesa: Corriera 164 rupie, taxi 3400!!! ( 2,2€ vs 42,5€)
Quando
si sosta si schiuma... Corriera affollatissima e zero brezza da fuori. Meno
male che io occupavo due posti uno io
accanto al finestrino e uno i due zaini verso il corridoio.
Occupavo
perché nelle ultime due ore nulla da fare c'era un bordello di gente e il mio
backpack ha ceduto il posto e mi
guardava dal corridoio ... Tutto il resto del viaggio in piedi lui.
Comunque
no more corriera! Anche se da qualche foto potete vedere che c'è di peggio per
viaggiare...
Arrivato
ora a Pushcar mi rilasso in una reggia
18/8 - Arrivato a Pushkar
Dopo
le 5 ore in corriera, check in al 5 stelle e relaxxxxx... Mezz'ora a leggere in
una bella vasca da bagno!!!
Poi
con calma, ma molta calma, passeggiata verso i Gath dove si lavano e
beatificano gli indiani.
Prima
tappa un tempio lungo la strada ... No ricordo il nome... Stra-tempio perché
qui oltre a togliere scarpe devi lavare le mani, mettere un fular a coprire la
testa e entrare mettendo i piedi in una vasca d'acqua. Dentro peraltro foto
vietate ma io ne ho fatte un paio di nascosto
Alle
quattro un po affamato mentre proseguo per lago santo, mi fermo a fare un
burger vegetariano. Molto buono.
Poi
proseguendo stavolta ci casco come un pollo e mi faccio portare da una moto ad
uno dei gath. Li mi riceve un santone che mi da i petali di fiori e mi
accompagna ai bordi del lago. Li mi fa recitare nmila cose in indiano ...
Praticamente ho augurato benessere, felicità, gioia e tutto quanto di buono a a
Damiano, ai parenti, ai cari amici (soprattutto un paio in questo momento),
agli amici di FB, alla magica Roma... Insomma un po a tutti.
Tirati
i fiori in acqua e 'beatificato' anche me mettendomi la crema rossa sulla
fronte ... Chiede i soldini... Mannaggia a me! Voleva 3000 rupie! 24€! Gliene
ho date 500
Poi
comincio a fare foto... In alcuni punto mi rompono pure i maroni che sono
vietate ma rubo qualche bello scatto.
Rientrano
poi verso l'albergo comincio poi a informarmi per come andare a Delhi partendo
il 19 sera per essere in aereoporto al massimo alle 6:00 visto che alle 8:30 ho
il volo per Leh.
Ahimè
sleeping train già posti finiti nei vagoni letto
Ci
sono diversi bus notturni ma arrivano verso le 7:00 e non voglio
rischiarmela... Dovesse piovere o trovare problemi lungo la strada.
Le due
ipotesi sono sleeper bus che passa in zona aereoporto e mi lascia li alle 5:00
o taxi diretto, con costo però 4 volte tanto e non e' che sia molto comodo
dormirci.
Domani
vedremo se tramite alcuni tour op mi trovano altre soluzioni.
Rientro
quindi in albergo e mi faccio la 5' doccia del giorno per poi andare a cena a
pushkar a mangiare ...Pizza!!!
Ora a
nanna per riposarmi un po' ... Domani come si dice a Roma 'cazzeggio' un po' in
giro senza metà.
19/8 - pushkar, l'ultimo giorno
prima del Ladakh
Occhi
aperti alle 7:44.. Ah che bella colazione in albergo e ancora non esser in giro
prima delle 9:30!
Poi con
calma a passeggiare lungo la strada del mercato che costeggia i gath. Foto qua
e la come quella alla libreria che 'non' vende libri alla mucca interessata a un bel vestitino e
alla fila incredibile sotto al tempio Bhrama dei milioni di pellegrini che sono
qui per un due giorni in cui festeggiano qualche dio particolare
Alle
10:30 con calma vado a rimettere a posto le ossa e i muscoli da un dottore
consigliato da alcune guide nell'ospedale di Pushkar. Un ora di massaggio
Ayurveda che mi rimette in sesto.
Tornato
in albergo ho aspettato le 12:00 - apriva il booking - per prenotare il treno
delle 15:30 per Delhi tramite la reception. In autonomia via booking ho poi
subito prenotato una camera a due passi dall'aereoporto. Arriverò a Delhi alle
21:30... Tempo poi di prendere taxi per albergo e sarà tardi. Meglio una camera
in quella zona così che domani mattina mi alzero' con calma visto che il volo
per Leh e' alle 8:30.
Bye bye Rajasthan ....
Himalayaaaaaa sto arrivandoooo!!!!
20/8 - Leh, Ladakh
Oggi
la sveglia prestissimo era mandtoria. Messa alle 5:40 per fare check out alle
6:00 e prendere il taxi per l'aereoporto.
Lasciato
il bagaglio da stiva una bella colazione... Inglese...
Chocolate muffin and black coffe
Attendendo
il bording e mi sono riletto un articolo scaricato dal web sul mal di montagna.
Sintomi, cure, rischi ecc... ecc... E la guida per cominciare a pianificare
giri e tappe degli ultimi 5 giorni sulla catena Himalayana.
Atterrare
e' da restare a bocca aperta!!!
L'aereo
fa giro giro tondo per abbassare quota visto che l'aereoporto e' circondato
tutto attorno dalle montagne.
Paesaggio
spettacolare!
Fa
caldo, 22' gradi al sole ma stasera ci sarà di sicuro un escursione termica
notevole.
Mentre
faccio colazione in giardino comincio bene a percepire come l'aria sia più
rarefatta di ossigeno.
Ai
primi sintomi di mal di testa, vertigini, nausea o stanchezza mi prenderò
subito il Diamox!
Oggi
sarà una giornata tranquilla a Leh di ambientamento ai 3500 metri di quota,
bevendo tanta acqua!!!
Anche
se non vedo l'ora sia domani e comincio a salire in quota passando ai valichi
oltre 5000 metri!
20/8: il resto della giornata a Leh
Fatto
il check in, un bel riposo in camera sino alle 16:30.
E' un
must ambientarsi piano piano a 3500 metri di quota.
La
testa era un po' pesante e ho dormito e mangiate bene, quindi per ora mal di
montagna non l'avevo.
Sono
poi uscito per una passeggiata a Leh.
Bel
paesino pulito e pieno di negozietti carini. Per ora ho solo comprato due
cappelli. Uno a tesa larga per il giorno e uno di pile per la sera.
Perché
qui la sera fa freddino!!!
Ho
cenato in una bella terrazza che guardava il palazzo e meno male che avevo il
mio pile pesante al posto della felpa.
Ho
mangiato un piatto del Kashmire a base montone buonissimo!!!
Rientrato
poi piano piano, salendo a pezzi fermandomi a guardare varie vetrine.
Sempre
meglio muoversi con grande calma qui.
E
domani girerò attorno a Leh per non arrivare subito oltre i 5000, cosa che
vorrei fare gli ultimi due giorni dormendo in quota in qualche villaggio... Ma
vedremo.
21/8 - in giro nella valle Indus
Stanotte
la cefalea cominciava a esser pesante, anche perché in bagno c'era la doccia ce
perdeva e mi trapanava la testa ogni goccia che cascava nel secchio. Ho risolto
le due cose. Dopo aver navigato un po' su internet per capire cosa fosse meglio
che fare, visto che sto assumendo il Diamox, mi sono preso una pasticca di
parcetamolo, la tachipirina. E nel secchio sotto la doccia ho infilato uno dei
cuscinetti del letto così assorbiva
l'acqua e non faceva rumore
Ho
ripreso così dopo un po' il sonno e stamane ero molto più in forma. Pancake al
cioccolato e black coffe alle 7:30 e poi con un taxi al Palazzo di Leh per la
visita, qualche foto della città dall'alto e il giro nelle viuzze del vecchio
quartiere del paese.
Mentre
mi incamminavo verso il centro portavo avanti il primo obiettivo della
mattinata leggendo gli annunci delle escursioni in jeep organizzate dai tanti
tour operator che ci sono a Leh.
Dopo
qualche tentativo sono riuscito a trovare quello che per domani aveva già
organizzato la due giorni nella Nubra Valley con la notte li.
Mi
sono subito segnato e domani con una coppia di tedeschi partiro' per questa due
giorni superando il valico di Khardung La a 5400 metri di quota per poi
riscendere giù e visitare i paesi della valle dove dormirò anche.
Poi ho
approfittato dell'agenzia anche per il giro di oggi nella valle Indus.
Lasciamo
Leh alle 9:00 e la strada sembra sia fra paesaggi lunari vette e, all'inizio,
basi militari.
Incrociamo
tanti camion bellissimi, dei Tata tutti colorati
Ci
fermiamo al primo tempio di Gudora dove parte anche un #bi-selfie io e Torgy il
mio driver.
Il
secondo tempio su una rocca che sovrasta il paese di Basgo e' molto bello, sia
dentro che per il posto suggestivo doe si trova.
La
strada che attraversa le montagne e' bellissima... Piena di cartelli a rima che
suggeriscono di non correre e di gente che la percorre. Ma Oltre ad auto, moto
e camion ci sono anche gli iron man!!! Gente che se la fa in biciciletta o a
piedi!
Ancora
più bello però e' quello di Alchi. Un tempio antichissimo dove e' però vietato
far foto.
Pranzo
li stavolta con un ottimo piatto si spaghetti cinesi che mi ha suggerito Torgy.
Rientrando
ci fermiamo per un caffè lungo il fiume Sungam dove vediamo smontare canoe e
gommoni di gente che ha fatto rafting... Ad avere più giorni l'avrei fatto
anche io volentieri.
Ultima
tappa il Thiskey Gompa, uno dei monasteri più famosi Ladakh nella città di
Shey.
Non
era previsto nel giro pagato all'agenzia ma Torgy mi ci porta con una piccola
mancia a lui.
Monastero
davvero bello dove ho anche potuto fotografare i monaci in preghiera oltre alle
varie sale delle divinità.
Stasera
dopo le 2 ore di riposo ora in camera andrò a fare le foto al tramonto,
guardando Leh, dallo Shanti Stupa che è proprio sopra l'albergo. Lasciata poi
l'attrezzatura Canon in albergo, passeggiata in paese per una bella cena e
cercare gli ultimi regali.
Perché
domani si parte per la due giorni nella Nubra Valley e poi domenica all'alba
c'è il volo per tonare a casa...
21 e 22/8 - I 2 giorni nella Nubra
Valley
Vi
stavate preoccupando che da un po' non leggevate nulla vero? Beh in Nubra
Valley il wifi e' un lusso per pochi.
Primo
giorno:
Ho
aperto gli occhi prestissimo nonostante la sveglia fosse un paio d'ore dopo.
Sarà stato oggi per la trepidate attesa dei due giorni che mi aspettano nella
Nubra Valley.
Fatta
una lauta colazione rifocillante mi incammino verso l'agenzia dove ho l'appuntamento
per partire cercando lungo la strada un burro di cacao perché ho le labbra a
pezzi e non potrei baciare nessuna Ladakhiana
Arrivato,
mentre aspettiamo finiscano di preparare la Jeep ci presentiamo con i due
compagni di viaggio Thomas & Petra, due giovani di Stoccarda che da 8 mesi
stanno facendo campeggio in giro per il mondo (Nuova Zelanda, Australia,
Indonesia, Malesia, Filippine e ora India) Grande invidia la mia!
Cominciamo a salire e il
primo cartello recita: You are driving in the most higher road in the World!
Una
strada praticamente a senso unico che mette i brividi a ogni curva dove da una
parte hai la roccia ma dall'altra il precipizio e non c'è ovviamente nessun
guard rail.
Purtroppo,
salendo con l'aumento della pressione atmosferica comincia a farmi male
l'orecchio destro (al ritorno il sinistro), il dolore peggiorava sempre più
amplianodosi e mi si stava bucando cervello dopo pochi km. Con me avevo, oltre
al farmaco per il mal di montagna (di cui non ho mai sofferto), solo la tachipirina
che fortunatamente ha alleviato il dolore dopo una mezz'oretta che l'ho presa.
Salire d'altitudine (non poca) fa questi scherzi.
Finito
il primo tratto di strada asfalta dopo la consegna del primo visto al check in
militare - perché andavamo in una zona dove è necessario chiederlo per entrare
- siamo passati sulla strada sterrata piena di buche ad una velocità media 30
km/h!
Arrivati
al passo di Khardung La siamo stati fermi per i max 20/25' consigliati, bevendo
un bel black the che fa bene e facendo un po' di foto del fantastici panorama e
mettendoci in fila per fare quella sotto il cartello che dice ce sei sotto il
passo carrozzabile più alto al mondo.
Scendiamo
poi verso la valle Nubra con la strada che attraversa un paesaggio stupendo.
Nonostante
le curve sono stanco e la tachipirina incrementa il sonno e per un oretta mi
abbiocco.
Raggiunta
la valle ci fermiamo al primo paesino per pranzare. Sono le 13:00. Ottimi
ravioli alle verdure e un bel the a chiudere il pranzo.
Riprendiamo
poi verso le due la jeep per la prima tappa: Deskit. Arriviamo al tempio
buddistha verso le 14:30. Nonostante eravamo a circa 3500 metri, e il tempo era
coperto, faceva molto caldo. E per raggiungere il tempio abbiamo dovuto
attraversare un villaggio tutto fatto a scale
Finita
la visita, siamo ripartiti percorrendo una strada che attraversava una zona
strana con da una parte a sinistra le rocce mentre a destra c'è sabbia!?! Cosa
che davvero sull'Himalaya non ti aspetti. E invece la seconda destinazione era
proprio la zona desertica di Hunder.
Arrivati
passeggiamo verso le 'Sand Dunes', dove volendo si poteva anche andare
noleggiando i dromedari.
Lasciate
anche le dune ci dirigiamo verso la GuestHouse dove alloggiavo. (i due tedeschi
dovevano semplicemente trovare una zona dove montare la tenda).
Struttura
base ma pulita dove ovviamente però non c'era wifi.
Subito
una bella doccia calda e poi a dormire un paio d'ore.
Aperti
gli occhi alle 18:30 mi sono chiesto subito cosa potevo fare fino alla cena
delle 20:30
Tantra
non sono e quindi solo pensare non faceva per me... E porca paletta mi ero
scordato il libro La Porta del Vento.
Prima
quindi ho portato avanti il resoconto finale su questo viaggio che posterò
domenica mattina lasciando Leh e l'India, e poi mi sono messo a rivedere le
foto fatte da inizio viaggio, per riviverlo ed eliminare qualcuna se non mi
convinceva.
Alle
20:30 hanno bussato alla camera per confermarmi che la cena era pronta. Sceso
in sala mi sono seduto per terra sui loro tappeti e mi hanno servito un ottimo
minestrone, con tanti legumi, e un piatto di patate e cipolle, oltre ovviamente
al loro pane.
Finita
la cena sono tornato in camera finendo in un paio d'ore di guardarmi gli oltre
3500 scatti fatti sino ad oggi.
Molti
mi sono piaciuti... Sarà dura trovare le mie preferite.
21 e 22/8 - Nubra Valley, 2ndo
giorno
Secondo
giorno:
Il
tempo, perlomeno a Hunder dove ho dormito, non era proprio il massimo quando
alle 6:30 ho aperto gli occhi. Cielo copertissimo e un vento impressionante che
piegava gli alberi.
A
colazione un bel pane con verdure e cipolle e una bell'omelette con cipolle...
Se anche avevo le labbra non screpolate col cavolo che anche la più cessa del
Ladakh m'avrebbe baciato Uah Uah Uah
Un ora
poi ad aspettare la jeep... L'appuntamento era alle 8:00 e lui è non arrivava.
Nel frattempo giravo l'orto, vedevo come essiccavano le albicocche, i funghi e
facevano il formaggio. Poi alle 9:20 mi sono un po rotto le scatole e ho
chiamato l'agenzia di Leh che aveva organizzato il viaggio (non avevo il cell
del driver).
Alle
9:30 arriva a prendermi e partiamo.
Lungo
la strada sosta obbligata di una mezz'ora in un ponte a unica corsia e che
regge un mezzo per volta, dove ovviamente la precedenza l'avevano i cento e oltre
camion militari.
Toccato
poi a noi riprendiamo la strada e dopo 12km arriviamo al monastero di Sumur,
l'ultima tappa prima di metterci in moto per le 4/5 ore di auto e rientrare nel
pomeriggio a Leh.
Anche
se l'hai già fatta all'andata la strada che si inerpica sulla montagna e'
impressionante.... Qui davvero chi non sta ben attento mentre guida e magari
usa un cellulare sta regalando l'anima al signore.
Dopo
esserci fermati a pranzo a Kumbalgar per due spaghi con verdure miste
ripartiamo e dopo pochi km la machina comincia a dare problemi. Da sotto le
ruote anteriori un fischio fisso, che si accentua in curva. Skalzang il driver
si ferma due volte per cercare di capire ma poi riparte... Forse dischi delle
ruote surriscaldati, infatti ad un certo punto si ferma e tira dietro le gomme
secchiate d'acqua.
Ci
fermiamo al passo per un che caldo e ripartendo la fortuna vuole che non
sentiamo più rumore alle ruote. Forse era un sasso dice il driver che si era
infilato e sfregava contro i dischi.
Scendendo
verso Leh io al volo, mentre lui guidava, scattavo le ultime foto alle faglie
detritiche e alle vette.
Una
due giorni bellissima.
E ora
a fare le valigie che domani alle 8:00 ho il volo per Delhi per poi alle 14:30
prendere il diretto per Roma...
Resoconto finale
Ogni
giorno mi sono divertito a fare un diario in diretta del mio viaggio. Nel
frattempo assimilavo e riflettevo su quello che vedevo, sentivo, provavo. Ecco
il mio resoconto finale.
Parte
1 - Uttar Pradesh & Rajasthan
In
queste due grandi regioni, alla fine, tirando le somme, 4 sono i fattori comuni
che ho trovato ovunque sono stato: sporcizia, povertà, caos e religione. Non
sono schifettoso, chi mi conosce sa che mi sono girato diversi stati nel mondo
sempre in autonomia (Asia, Africa, centro America), o solo o al massimo con una
altra persona affianco, calandomi sempre in quei 'mondi'. Perché per me il
'viaggio' e' quello. E' vivere la realtà del paese che visito. Diciamo che i
miei viaggi sono ben diverso dalle vacanze 'turistiche'.
In
India siamo oltre certi limiti un po' ovunque.
Poi ci
mancherebbe, ci sono i palazzi reali, i templi, gli scorci dei paesaggi, la
spiritualità, ma sulla bilancia il peso e' relativo rispetto alle altre cose
elencate. Il paesaggio e' generalmente uniforme, pianura costante salvo qualche
cucuzzolo e spesso e' un po' monotono. (Da noi invece ogni scorcio ti cattura
l'anima). I palazzi e i templi valgono le visite. Ma a parte due / tre per
città non è che ve ne siano molti. Non possiamo poi ovviamente paragonarli alle
opere d'arte dall'antica Grecia al rinascimento in poi in Italia/Europa. Sono
semmai Forti o Palazzi in cui vivevano i Raja. Anzi spesso e' più bello
perdersi per le vie delle città o nei mercati locali per scoprire scorci
particolari e meno pubblicizzati dalle guide.
Una
cosa per me intollerante girando nelle città e' stato alla fine, oltre allo
sporco, il rumore!!! Avevano consigliato la crema per il naso all'eucalipto e i
tappi per le orecchie. La prima e' rimasto nel beauty case, e ne ho potuto fare
a meno sopportando i mal odori, ma i secondi assolutamente no!
Schiacciano
il clacson ogni momento, anche senza motivo! Alla fine a ognuno che mi suonava,
anche quando c'erano 10 metri di distanza fra me e lui, ce lo mandavo e di
brutto.
Anche
la vita sociale e' un po', diciamo particolare... Qui la casta e' tutto.
Posizione sociale, lavoro, matrimoni. E il fulcro della vita e' la famiglia
patriarcale. Non esser sposati a 35 anni e' sgradito. Come esserlo stato e non
esserlo più (anche se i divorzi stanno un po' aumentando). Infatti ogni volta
che mi chiedevano età / moglie rimanevano tutti sorpresi e un po' straniti che
a 44 anni sono single
Il
bello e' che la maggior parte delle unioni hindù, anche se non è scritto da
nessuna parte, sono combinate dalle famiglie. E se non si trovano mogli o
martiri per il proprio figlio si parte a volte anche con agenzie e annunci sui
quotidiani, e se poi viene trovata la dolce metà, e anche gli oroscopi sono ok,
si fa l'incontro fra due famiglie.
Fondamentale
qui anche la cremazione per purificare e consolare il defunto e i parenti vivi.
La
gente comune raramente e' tranquilla e simpatica. Fra quelli che incontri per
strada in pochi si aprono a parlare con il turista, molti ci provano sempre,
assaltandoti con proposte di acquisti, giri, locali, ecc... ecc... e provano
sempre a fotterti. In parte comprensibile vista la povertà, ma solo in parte,
perché ho visitato nazioni più povere e la gente non era così! Sorrisi
pochissimi e poi puzzano che la metà basta! Caratteri somatici brutti - per
esser gentile - e sono davvero il popolo più sporco che abbia mai incontrato in
vita mia. Secchi mondezza? Bagni pubblici? Sapone negli alberghi o alle
stazioni? Salviettini o tovaglioli nei locali? Mai visti! Si butta tutto per
strada, la pipì la fai al primo muretto che trovi, and what is sapone?!
Spazzatura in giro ovunque! Per camminare a volte, per quant'e', sei costretto
a passarci sopra. A confronto nel Chiapas o nel villaggio Masai al Serengheti
avrei mangiato apparecchiando per terra. E meno male che avevo con me le
saponettine che porto sempre via dagli alberghi quando giro e le salviettine
umide che ho rubato a Dami Loro si
lavavo sempre solo quando devono entrare in un tempio! E comunque io oramai
dopo tutti questi viaggi in giro per il mondo ho gli anticorpi coi
contro-cojoni!!! Zero medicine nel Rajasthan!
Altra
cosa che non ho sopportato e' che sputano per terra ogni due per tre. Sei
dietro all'autista del tuk tuk e rallenti perché c'è traffico? Due clacsonate e
uno sputo e si riparte...
Il
panorama gastronomico e' legato a tanti piatti vegetariani con anche alcuni
buoni di carne (pollo o capra). E soprattuto alle spezie che trovi ovunque, con
la curcuma e i semi di coriandolo diffusissime. Mentre il pane più diffuso e'
il chapati - anche detto roti - integrale e non lievitato. La cucina mi e'
piaciuta ma troppo, troppo uguale, quasi ovunque sono stato.
Spesso
peraltro i menù propongono tantissimi piatti, li chiedi e ti dicono che non
hanno quello che hai scelto spostandoti sempre su pollo o la pecora al
curry e poi quasi sempre soprattutto le
GuestHouse, che pubblicizzano che hanno anche il ristorante sulla terrazza,
hanno delle fotocopie dei menù che trovi altrove - sono tutti uguali, identico
anche il menù di plastica - e non hanno una loro cucina ma il piatto arriva da
qualche casa/ristorante vicino. Anche relativamente al cibo ho preferito la
delicatezza di quello vietnamita o la piccantezza e la varietà di quello thai.
E poi
qui niente mucca e soprattutto ZERO
vino!!!! Ma che scherziamo?!? Io qua non potrei viverci
Per lo
shopping nei bazar ci sono sempre tante, ma tante cose, ma non era mai facile
capire la qualità dell'articolo. Perlomeno all'inizio. Poi piano piano vedendo
spesso cose identiche anche cambiando città a 500km capivi che erano articoli
non artigianali. Ma se facevi più attenzione vedevi poi bellissimo tappeti,
articoli di pelletteria, argento, bracciali e collane in pietre, abbigliamento,
pashmine e foulard di chachemire.
Per le
religione e la spiritualità possiamo aprire un dibattito. La cosa più
importante per loro e' pregare, sacrificare, cremare, ed entrare in un tempio
ogni santa mattina, rispetto a qualsiasi altra cosa... La Spiritualità e' il
fil ruoge di tutto. Permea ogni aspetto della vita degli hindu che sono l'80%
della popolazione. Essere Hindu significa credere nel Brahman, l'uno, l'eterno,
infinito e non creato. E in tanti altri dei. Come Vishnu, che sostiene e
protegge tutto ciò che è buono, Shiva il distruttore, Ganesh con la testa
d'elefante dio della buona sorte. Poi vacche e serpenti, venerati da sempre. Il
primo e' fertilità e nutrimento, l'altro prosperità. Ed esser un Hindu devoto
vuol dire almeno 1 pellegrinaggio all'anno! Almeno... e sono fatti per diversi motivi come esaudire
un desiderio, portare le ceneri di un patente in un fiume sacro o altro. E qui
la vita e' un semplice ciclo. Si muore e poi si rinasce. E rinasci a seconda di
come ti sei comportato nella vita precedente. Se porti a compimento il tuo
dharma (dovere sociale) rinasci nella casta superiore
Insomma
tirando le somme a me quest'India non m'ha fatto impazzire. Voto 5
Parte
2 - Ladakh
Fare
gli ultimi 5 giorni nel Ladakh e' stata la scelta migliore che ho fatto quando
ho pianificato il giro tagliando alcune tappe in Rajasthan, cambiando così
completamente la realtà in cui avrei finito la vacanza.
Il
Ladakh, un 'piccolo Tibet', e' un piccolo gioiellino! Girandolo si capisce
perfettamente a prima vista che con l'India non centra nulla. E' una regione
solo recentemente annessa e in tutto completamente differente. Oggi e' una
delle ultime comunità buddisthe tantriche al mondo.
Qui, a
differenza del Rajasthan, i fattori comuni che ho trovato sono stati: gente
dalla cordialità disarmante, consapevolezza ambientale ed estrema pulizia,
paesaggi/natura fantastici e ottimo cibo.
La
zona non è facilmente raggiungibile, si apre al turismo da giugno a settembre
riempendosi di appassionati di attività all'aperto: trekking, biking, rafting,
relax, passeggiate al fresco, anziché al caldo umido delle zone basse spesso
battute dai monsoni in quel periodo. Qui solo sole!!!
Aspre
montagne con le cime innevate, monasteri tibetani arroccati, laghi di montagna,
canyon, faglie e campi irrigati che formano il territorio. Leh e' incantevole,
bella la Indu Valley e meravigliosa la Nubra Valley. La popolazione qui e' per
lo più tibetana / buddistha e infatti la religione prevalente non è l'hindu. E'
un posto anche un po' più caro rispetto alle altre regioni ma vale la spesa!
Anche il cibo stesso e' leggermente più caro ma anche più vario vista anche la
vicinanza con altri paesi. Ottimo i momo (ravioli) e la thukpa (zuppa di
noodles).
Tirando
anche qui le somme, per il Ladakh, voto 8!
Conclusioni:
Ripeto
che ho espresso un giudizio estremamente personale. Vi saranno quindi di sicuro
pareri diversi da parte di chi c'è già stato e di chi ci verrà organizzando
viaggi diversi, più 'distaccati' e tranquilli, o addirittura da mille e una
notte. Io ero solo, e solo, senza guide e/o autisti, volevo girare nelle città
e spostarmi. Un po' una sorta di avventure nel mondo in solitaria.
Se
dovessi fare oggi una classifica delle nazioni asiatiche visitate per
consigliare dove andare, considerando 1) natura, 2) cultura, 3) gente e 4)
cucina, l'India del nord e' all'ultimo posto. Questo il mio ordine con il voto
da 1 a 5 per i 4 temi su citati: 1) Vietnam (5/3/5/5) - 2) Thailandia (5/4/4/5)
- 3) Laos (4/3/5/4) - 4) Cambogia (4/4/3/4) .... 5) India* (3/5/3/3)
*:
escluso Ladakh
Il
viaggio e' stato comunque una bell'esperienza, che non scorderò mai, nel bene e
nel male. E non vedo l'ora di scaricare nel Mac le foto per cominciare a
selezionarle, lavorarle e pubblicarle. Credo che creerò un video con al suo
interno sia le fotografie che le riprese con la telecamera, e poi farò il
solito libro fotografico dove stavolta però non solo scatti ... ci metterò dentro
anche il diario di viaggio.
Per le
prossime vacanze probabilmente basta Asia! O America Latina - dove non sono mai
stato - o tornerò in Africa! Ma manca tempo per decidere... prima c'è Natale
per una bella settimana in giro per qualche capitale europea
Bye
bye India...
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