Il mio diario di viaggio in India

Senza rileggermelo o verificare errori grammaticali copio anche qui, così sarà più facile ritrovarlo tutto assieme, il mio diario di viaggio in India, pubblicato quotidianamente su Facebook durante le mie tappe.
8/8 – New Delhi
Allora diciamo che come inizio non è andata granché fin ora. Delay di un ora del volo da Roma per Nuova Delhi. Atterrato altri casini perché ovviamente ho corso per andare all'aereoporto dei voli nazionali per prendere l'aereo Varanasi ma nulla da fare. Perso. E quindi ho dovuto prenderne un altro dopo 4 ore. Ricomprando il biglietto con carta perché 'ovviamente' :-P nell'apt dei nazionali non hanno uffici cambio e io non avevo preso le rupie in quello internazionale visto che recuperato lo zaino correvo come un pazzo per provare ad arrivare in tempo. Costretto anche a prelevare con carta perché senza una rupia non puoi mangiare nulla. Finiti qui i problemi? No! Wi-fi zero... Ho provato più volte a entrare nella rete gratis del l'aereoporto ma nulla... E dovevo avvisare urgentemente l'albergo di Varanasi che il pickup in aeroporto era slittato dalle 13:20 (atterraggio del volo perso) alle 17:40. Fortunatamente all'ufficio info ho trovato uno gentile che dopo aver provato anche lui ad attivare il wifi sul mio iPhone si è alzato e mi ha fatto usare il suo laptop dietro al desk :-) Sbrigate le urgenze alle 13:40 di corsa a pranzo affamato e per modiche 260 rupie mi sono mangiato il primo buon pranzo indiano!!! :-D
Varanasi sto arrivando ... E visti i casini della prima mezza giornata mi raccomando com i vari dei indiani che li non piova e mi possa rilassare facendo stasera un bel po' di foto!!!
8/8 – Varanasi
ci vuole un po di pelo stomaco per girare a Varanasi. Soprattutto se è la prima tappa in India.
Stamane giro con guida (www.walksofvaranasi.com) che consiglio a tutti. Ti fa calare in questa realtà che di reale come da noi non ha nulla.
Quattro ore intense fra tempi da girare a piedi nudi, mercati dove fare colazione e gath.
Rimarrà per sempre nella mia mente questa città.
Ora relax in camera poi passeggiata pranzetto fuori e nel pomeriggio treno notturno (13 ore ) per Agra e il Taj Mahal
     
9/8 - in treno da Varanasi ad Agra
Girare l'india in treno e' fantastico per conoscere bene il Paese e la sua gente. Soprattutto se non si hanno tanti giorni a disposizione, come nel mio caso, e' assolutamente da valutare di fare le lunghe tratte di notte fra una città e l'altra pernottando in treno.
Qui in India il sistema ferroviario e' davvero capillare anche se lo stato di alcune stazioni e di alcuni treni a volte lascia un po'a desiderare... Alcune sembra siano ferme ai lasciti della dominazione inglese
Va detto però che prendere un treno in India non è da tutti. Perlomeno non e' di poco impatto soprattutto entrare in una medio/grande stazione come ho fatto io oggi a Varanasi dove ti 'assaltano' anche i portantini per chiederti se gli lasci portare il bagaglio per poche rupie.
Dentro la stazione c'erano migliaia di persone. ( Ce n'erano di più rispetto all'Olimpico la domenica quando gioca la Lazie...  Di sicuro perlomeno un paio di migliaia di viaggiatori c'erano  )
Erano in fila alla biglietteria, bivaccavano lungo le rampe di scale che portano ai binari, aspettavano li i treni o i poveretti camminavano lungo i binari a cercare scarti e rifiuti con cui campare.
Mentre io morivo di sudore (sembravo uscito da una doccia vestito) guardavo e aspettavo il treno e guardavo di nuovo .. Spesso impressionato e sbigottito. E chi mi conosce sa che io non mi impressiono facilmente.
Poi e' arrivato il mio Marudar Express per Agra ed è cominciata l'odissea!!!
L'assalto degli indiani non a Fort Apache ma alla carrozza di 2' classe, quella senza prenotazioni.
( C'era più calca all'ingresso della carrozza che all'ingresso della Sud quando gioca la magica! Milioni di indiani a spingere e correre... )
Io fortunatamente ho scelto l'AC2 perché anche economicamente e' davvero conveniente il treno.
In teoria lo si può anche peraltro prenotare sul sito delle Ferrovie indiane, ma ahimè da qualche tempo per noi stranieri è complicato perché e' necessario essere in possesso di un numero di cellulare indiano.
A me i miei treni li hanno prenotati gli alberghi dove alloggio da tempo. Visto l'affollamento permanente è obbligatorio prenotare i biglietti anche con un certo anticipo. Sono pochi infatti i treni che si possono prendere al volo, a meno che non siate disposti alle carrozze di II classe, che anche per i backpackers come me sconsiglio per le tratte lunghe... Forse lo avete visto in un film, ma e' vero che c'è gente ammucchiata anche sul tetto 
Se invece volete decidere i vostri spostamenti di volta in volta il consiglio, se non l'obbligo, e' prenotarvi la tratta successiva appena raggiunta la destinazione, prima ancora di andare all'albergo.

Ma AC2 avevate capito cos'era?
Ve lo chiedo perché ci sono 8 differenti classi, non tutte sempre su ogni corsa e neanche molto facili da capire:
o A C 1: aria condizionata in scompartimenti da 2 o 4 cuccette; lenzuola, servizio pasti
o A C 2: aria condizionata in carrozza/camerata con 2 piani di cuccette, con tendine privacy, pasti e e lenzuola (quella che ho preso)
o A C 3: aria condizionata in carrozza/camerata con 3 piani di cuccette, senza tendine privacy
o 1a Classe: ventilatori in scompartimenti da 2 o 4 cuccette. Finestrini spesso senza vetri ma con sbarre
o Sleeper: carrozza /camerata con 3 piani di cuccette, 2 nei corridoi; niente lenzuola né servizio pasti
o 2a Classe: senza prenotazione. La marea umana che vi dicevo! Da pendere solo se si è pronti a farlo e al massimo per brevi tratte.
o AC chair Exec.: tipo intercity 1a classe; solo poltrone.
o AC chair 2: tipo intercity 2a classe; solo poltrone.

Io avevo scelto di prendere la Air Conditioned 2 perché il viaggio da Varanasi ad Agra e' davvero lungo ... 13 ore... Meglio quindi la bella cuccetta numero 23 con la sua bella tendina per la privacy, cuscini e lenzuola fresche e all'ora consona, per 100 rupie, una cena semplice ma buona a base riso e verdure...molto piccante come sempre.
Sul treno ti capita poi anche di conoscere e chiacchierare con qualche altro passeggero. Io avevo vicino 3 giapponesi simpaticissimi e una coppia tedesca che a confronto era più simpatico Antonio Conte.

... Ed ora, dopo una notte di sonno, abbastanza costante anche se su un materasso pari direi quasi a una lastra di marmo, e con un ora e venti di ritardo eccomi ad Agra. Mi aspettano il Fort e soprattutto il Taj Mahal
   
10/8: Agra
Eccomi ad Agra, ancora nell'Uttar Pradesh ma a due passi dal Rajasthan e già si percepiscono le diversità rispetto a Varanasi da dove arrivo. 
Non so se Varanasi e' meglio lasciarsela all'ultimo in un viaggio in India o come ho fatto io farsela subito e poi andare in discesa... Tenere conto però farla per prima non è proprio adatta a tutti. 
Arrivato ad Agra con due ore di ritardo già sul tuk tuk mentre andavo verso l'albergo percepivo molti cambiamenti rispetto alla tappa precedente. 

Ma viste le distanze e' anche normale che sia cosi. Un po' come se ci aspettassimo che Roma e Berlino e la loro popolazione siano uguali.
Mucche si ma ogni tanto, e oltre alle solite apette a tre ruote qui anche cammelli e calessi per farsi portare in giro. 

Anche le persone sono più solarli. C'è sempre qualcuno che ti assale e ci prova a venderti qualcosa o darti un passaggio, ma sono tutti meno invadenti e più sorridenti.
Anche le donne sono più belle... Non come nell'Uttar Pradesh dove Morandi direbbe che 1 su 1000 ce la fa a esser caruccia... 
Sbrigate le pratiche varie sono andato subito in un tour operator locale per prenotare lo spostamento a Bundi domani.
L'auto che avevo ipotizzato non era fattibile... Avevo visto dall'Italia diversi siti web per pianificare le tappe in base a distanze e collegamenti ma dicevano qualcosa di poco reale. Davvero stancante sarebbe fare 8 ore in macchina su strade trafficate e non sempre autostrade. 
Quindi domani taxi per Mathura alle 13:00, poi da li treno per Kuti con partenza alle 15:00 e, arrivati li, 45' di taxi per Bundi dove dovrei esser per le 20:00.
Sbrigato il tutto il primo giro nell'Agra Fort. Castello impressionante ma già alle 10:30 fa davvero tanto caldo per goderselo e tanto più fare belle foto.
Rientrato in albergo, doccia e poi pranzo allo Yama Caffè con wifi :-) e ottimo sweet lassi ad accompagnare l'arrosto di capra.
Poi pennichella per recuperare il sonno perso nel treno e non morire in giro sotto al sole.
Alle 16:00 appuntamento con Rem il mio tuk tuk che mi porta al tempio xxx e poi nel giardino pubblico al di la del fiume dove si ammira il Taj Mahal da nord. 
Rientrato in albergo giretto nella zona dei mercati e poi relax nel ristorante sulla terrazza dell'albergo bevendo un lassi e una birretta :-) 
Domani alzataccia alle 5:00 per esser al Taj Mahal all'alba ... Incrociando le dita che il tempo regga :-P
   
11/8: l'alba ad Agra e il viaggio per Bundi
Stamane sveglia alle 5:00 per essere al Taj Mahal all'apertura dei cancelli alle 5:45. Come sempre quando c'è qualcosa di importante da fare, o che voglio fare, la sveglia non serve... Occhi aperti alle 4:50. Doccia al volo per svegliarmi bene ed ero pronto. Al cancello della Guest house trovo il lucchetto chiuso e mi tocca svegliare il portiere per aprirmelo. 5' a piedi, faccio il biglietto e sono il primo in fila
Ma l'alba e' un po' sfigata dal punto di vista meteo dato che il cielo e' coperto e di sole che sorge da fotografare non se ne parla proprio... Ma la maggiore imprecazione e' stato all'ingresso. Supero tutti i controlli (controlli stile JFK apt a NY) tranne che per il... treppiedi! Taccio loro! Non te lo fanno entrare e ti obbligano a portarlo all'ufficio depositi. Vado li e scopro che apre alle 6:00, ma alle 6:05 ancora nulla... Tacci loro bis! Temendo di dover aspettare a lungo prendo al volo un tuk tuk e vado a lasciarlo in albergo.
In pratica anziché alle 5:45 entro alle 6:20
Ma a parte che c'erano un altro po' di persone già li, molto, in termini di foto all'alba, non ho perso. Il tempo e' bruttino. Tempio molto bello si, lo ammetto, ma sinceramente rispetto a San Pietro non vale una mazza! Cristina vuercic che ne pensavi?
Lasciato il Taj Mahal ritorno verso Agra dove faccio una bella colazione all'americana. Oggi avevo voglia di scrambled egg
Comincio poi a cercare una farmacia aperta perché, come a natale nel giro in europa, anche qui mi stanno venendo le vesciche sui piedi. Una già c'è per colpa della cucitura dei sandali... Avrò speso su amazon 1/3 del costo delle mie amate Teva ma queste non reggono il confronto in termini di fattura. Era meglio spendere di più
Trovata la farmacia scopro una cosa fichissima... Ti danno tutto a pezzi. Sia i farmaci che cose come i cerotti. Gli ho chiesto i band-aid e lui mi ha chiesto quanti. Io pensando alla confezione ho detto one! 1 cerotto mi ha preso dal cassetto  dopo le risate gli ho detto 10 grazie  Chissà se uno chiede i profilattici... per far bella figura secondo me la gente ne chiede come minimo 10 anche per quelli

Anche stamane poi mi giro la zona del mercato e la città vecchia. Una cosa qui in India e' costante e impressionante. La sporcizia. Ne ho fatti tanti di viaggi girando tante città 'popolari' o addirittura ferme ad anni fa. Sapa in Vietnam, Battambang in Cambogia, Luang Namtha nel Laos, la zona del Triangolo d'oro in Thailandia, il Chiapas in Messico o i villaggi masai o di altre tribù africane fra Tanzania, Sud Africa e Botswana. In nessuno di questi posti c'era neanche lontanamente la sporcizia per strada che sto vedendo qui.
Ed e' così un po' ovunque.
Dopo aver fatto il check out avevo 2 ore di tempo prima di lasciare Agra e mi sono preso un tuk tuk a pedali e ho girato un po' la città tornando verso il forte e la zona più commerciale ... ovunque la monnezza lungo la strada c'è sempre.
Al forte, accaldatissimo nonostante non pedalavo io, mi sono bevuto una cosa buonissima ma non so cosa fosse. Era davvero dissetante e aveva una bottiglia di vetro particolarissima, con una pallina dentro che scuotendo agita la bevanda.
Rientrato poi ad all'albergo prendo lo zaino, saldo il biglietto del treno e con il taxi prenotato mi incammino verso la stazione di Mathura ad 1 ora e mezza da Agra dove devo prendere il treno per Kota.
Anche il tassista alla guida e' un fenomeno! Fa anche le rotatorie contromano. Quello che mi chiedo in generale e' cos'è qui il senso di marcia? Secondo me qui la patente non la danno neanche con i punti del Dash. Non esiste proprio ... Chiunque può guidare. E secondo me la Tata e le altre marche delle automobili per risparmiare non hanno neanche istallato le frecce sulle auto... Non ne ho mai visto lampeggiare una.
Comunque in taxi meglio dormire e non vedere quello che fa e chi ti viene incontro... Quindi sonnellino per recuperare fino alla stazione.
Salutato l'Alonso di turno prendo i due zaini e mi metto ad aspettare il treno ...
Arriva puntuale, con il solito assalto degli indiani per la 3 classe senza prenotazione, e io vado con calma al mio posto 12 nello scompartimento C3. E metto subito la felpa visto che ero sudato, e non poco, e l'aria condizionata come sempre in treno e' a mille!
Lungo il tragitto pennica, due chiacchiere con i passeggeri accanto a me e qualche pagina di L'ombra del Vento. Fuori pioggia costante dalle 17:00.
Ed e' arduo anche trovate il taxi per Bundi. Il primo mi dice ok poi fa il giro della stazione chiamando al cell un amico e mi porta ad altra macchina perché lui è' un 'taxi' e non può andare fuori città. E allora per qualche cavolo di motivo mi hai fatto salire e portato in giro 10' contattando amici tuoi? Le parolacce in italiano e inglese non sono mancate dirette a lui. Qualcuna l'avra' capita spero
L'amico suo non conosce l'albergo e, cosa scontata, non spiccia una parola di inglese. Mi chiede la stampa della prenotazione e va in farmacia a farsi tradurre l'indirizzo e farsi spiegare la strada. Le mie imprecazioni non mancano neanche stavolta.
India... lo so che sei così ma io la gente furba non la tollero. E la maggior parte qui e' così. Facile girare con tour operator con tutti che ti sorridono visto quanto paghi, altro invece è' fare tutto da soli e dover evitare ti fottano.
Sarà per la pioggia e visto l'orario ma la strada da Kota a Bundi e' come la Pontina per il Circeo il sabato alle 11:00.
Ah stavo poi dimenticando che qui si guida con gli abbaglianti fissi e anche le doppie frecce spesso accese. E nonostante ciò stavamo per fare frontale con una mucca bianca... Magrolina ma comunque grandicella. Sarà pure santa ma tutta sta voglia di mandarla in paradiso e seguirla non ce l'ho.
Arrivato a Bundi subito un panino e poi a nanna incrociando le dita che domani il monsone stia più tranquillo
    
12/8: Bundi - Rajasthan
Dopo la giornata impegnativa di ieri oggi sveglia senza 'sveglia' a Bundi.
Ovviamente abituato ad alzarmi presto, anche a Roma alle 8:00 ho aperto gli occhi.
Durante la notte aveva piovuto molto e anche di mattina qualche goccia continuava a farla, con un cielo completamente grigio... paro paro come se dice a Roma.
Mi sono alzato con calma poltrendo a metto per un po' divertendomi a leggere i commenti botta e risposta con pareri ben diversi su cosa fare per le mie vesciche.
Alla fine visto che qui la pulizia non è il massimo in giro (eufemismo) e non ho ago, filo e accendino, ho preferito coprirle con dei Compeed e mettere calzini e scarpe. Oltretutto piovendo ci sono pozze ovunque.
Salgo poi in terrazza per una breve colazione ammirando Bundi Palace.
Verso le 9:30 fortunatamente smette di piovere e comincio a girarmi Bundi partendo proprio dal Palazzo reale dotato di un bastone che mi ha prestato l'hotel per allontanare le scimmie a volte invadenti.
Raggiungerlo e' facile. Non altrettanto salire superato il portone del Palazzo visto che la salita e' molto pendente e i sassi sono tutti bagnati. (Ovviamente e' stato peggio poi scendere quando ho rischiato di cadere all'indietro sulle mie chiappe d'oro).
Il palazzo reale, costruito nel 1607 in 24 anni, e' bellissimo. Sembra uscire dalla roccia. In alcune stanze aperte al pubblico ci sono delle pitture bellissime e ancora attaccati ai muri degli specchi antichi.
Anche guardare dall'alto del palazzo verso fuori e' suggestivo.
Panorama delle case blu, bazar e templi dall'alto. Peccato il tempo sia quello che è.
Tornando giù in paese ecco che incontro ancora gruppi di 'camminatori' che già ieri notte avevo visto lungo la strada che da Kota mi ha portato a Bundi... Oggi ho scoperto che fanno 800km a piedi - altro che i 60 di ieri notte - pregando e raggiungendo un posto sacro. Una sorta di Cammino di Santiago per intenderci.
Passeggiando poi in paese mi sono fermato in una bancarella. Un ragazzo molto simpatico oltre fare due chiacchiere mi ha offerto un bel the ... Ovviamente mi stava corrompendo  infatti ho acquistato un paio di pantaloni indiani per me e un bel fular da regalare.
Dopo un po' di giri nella parte storica mi fermo a pranzo da Out of The Blue dove mi prendo pizza e supplì... Certo non reggevano il paragone con le nostre ma non erano male affatto. Forse pizza troppo dura. Magari si possono offrire per una consulenza anche qui Giancarlo o Stefano
Dopo il pranzo un giro intorno al laghetto sotto un po' di pioggia ... La strada provinciale e' davvero infangata.
Poi la pioggia si ferma e raggiungo il mercato dove vedi di tutto. C'è chi vede alimenti, chi pentole e chi gioielli.
Mercato davvero eterogeneo ma davvero interessante.
Torno verso le 17:00 in albergo perché stamattina avevo preso un appuntamento. Ore 17:30 il mio primo massaggio Ayurveda
Dopo un ora di scrocchiate e manipolazioni sono rinato! (Maschi non pensate male! Non siamo in Thailandia e non mi hanno offerto l'happy end... E il massaggiatore era peraltro masculo. Bravissimo, un massaggiatore professionista)
Post massaggio obbligatoria la doccia per eliminare l'olio - ero più unto io di chi fa male il fritto misto - e riesco per la passeggiata post tramonto.
Unica maledizione e' che ho scordato i tappi per le orecchie  e ripartono i vaffa a ogni scooter che suona il clacson anche a strada vuota. Domani li rimetto appena mi sveglio, anche prima di lavarmi. Meno male che li ho portati con me e preparo i viaggi leggendo forum e guide... Come direbbe un amico di Roma Lonley ti adoro tappo ti metto.
Finita la cena ora si rifanno gli zaini. Domani alle 6:30 mi aspetta il tuk tuk per portarmi alla stazione dove prendo il treno per Chittorgarh e dopo 3 ore la coincidenza per raggiungere la tappa di Udaipur nel tardo pomeriggio.
   

13/8 - verso Udaipur
Apro occhi alle 5 e non riprendi sonno. Un ora prima della sveglia porca paletta... Stamattina problemi wifi in albergo quindi niente letture on line. Pazienza posso farne a meno quindi rapida doccia e due passi a Bundi che è ancora nel mondo sogni.
Tutto chiuso, incrocio solo pellegrini... Incredibile ma ancora pochi clacson si sentono.
Siamo ancora con le luci per strada. Manca un po' al sorgere del sole.
Cerco inutilmente qualcosa di aperto per fare colazione . Ho anche un po' fame visto che ieri sera ho cenato light al volo.
Rientro in albergo alle 6:00 e dalla terrazza scatto qualche foto alle prime luci dell'alba
guardando il palazzo reale di Bundi.
Prendo poi gli zaini preparati ieri e scendo giù ad aspettare il tuk tuk per la stazione...
  
Dopo una ventina di minuti arriviamo alla micro-stazione di Bundi. Chiedo alla biglietteria dove si fermerà la carrozza della seconda classe (così evito di correre lungo il treno con peso sulle spalle) e poggio gli zaini... Un paio di foto e, ovviamente anche un #selfie  e aspetto assieme a un milione, più o meno di mosche.
Suona la campana!!!! Ricreazione?!? No arriva il treno che devo prendere pe Chittogarh!
Oggi sono in S2 con posti a sedere e sono accanto al finestrino. Ops... Volevo dire sbarre. Il vetro non esiste. Perfetto però così non si muore di caldo e mi godo il viaggio guardando fuori il paesaggio.
Territorio tutto pianeggiante inizialmente pieno di risaie, poi roccia piatta con pascoli di mucche e gregge di capre seguite dai loro pastori. Ogni tanto qualche laghetto dovuto alle pioggie monsoniche.
Comincio poi un po a leggere anche perché il paesaggio e' molto costante ma dopo una mezz'ora, vista la sveglia prima delle galline sento sonno e mi sdraio sui sedili con cuffie e un occhio chiuso e uno aperto per il timore che qualcuno possa frugare negli zaini.
A metà tragitto sale poi molta gente e mi rimetto a sedere. Uomini donne bambini di diverse etnie. (Uno di loro mi ha anche chiesto se volevo l'erba ... Eppure ho faccia da bravo ragazzo io  )
L'arrivo era previsto per le 10:50 ma avevo il timore di perdere la stazione e sono stato allerta da una mezz'oretta prima. So che semmai qui tardano i treni piuttosto che arrivare prima ma meglio esser prevenuti. Anche perché qui con questi treni regionali non avvisano tramite annunci a che stazione si sta per arrivare, e nelle stazioni di questi piccolo paesi in inglese e' arduo trovare il nome della città nei cartelli.
Arrivato comunque puntuale a Chittogarth vado subito a lavarmi con il magico sapone a foglietti e poi a cercare un posto per pranzare prima del prossimo treno per Udaipur delle 13:20.
Uscito dalla stazione mi viene ovviamente chiesto più volte da diversi tuk tuk se voglio fare un giro al forte della città. (Peraltro leggendo guide molto ma molto bello). Ma con due zaini con me non potrei farci una visita, quindi sempre sorridendogli declino l'offerta e cerco un posto dove pranzare.
Mi sono lasciato convincere da un locale e sono entrato nel ristorante di un albergo davanti alla stazione.
Gran bel consiglio. Ottimo il lassi e buonissimo il Masala con formaggio di pecora, peperoni, cipolle rosse e spezie varie.
Oltretutto servizio eccellente ... Forse troppo prescioloso... Ti riempiva nuovamente il piatto il cameriere quando eri a un boccone da finire la porzione.
Tornato in stazione mi diverto a fare qualche foto e poi dopo un oretta ecco il treno.
La fortuna vuole che nella mia cuccetta sono solo quindi subito a gonfiare il cuscino, mettere lucchetti agli zaini, lencuffie nelle orecchie e buon riposo Una bell'ora sdraiato sui sedili a recuperare un po' di sonno
Arrivato ad Udaipur puntuale mi aspetta per il pick up un tuk tuk dell'albergo.
Ora doccia e poi subito in giro per la città definita la più 'romantica' del Rajasthan! Cenerò a lume di candela ... Solo! Uah uah uah  

13/8 bis - l'arrivo a Udaipur
Preso il taxi dalla stazione, dopo 15' in mezzo al traffico ero in albergo.
Una frase fantastica detta dal tassista mentre parlavamo del traffico in India e' stata: gli indiani guidano come i cammelli con bende laterali agli occhi! Verissimo!!!
Dopo check in, doccia e aver indossato la mise indiana/thailandese (pantalone preso a Bundi, maglia a Chang Mai lo scorso anno) esco per il primo giro a Udaipur.
Bella, bella, bella!
Questa e' una città pulita ed e' davvero meravigliosa! Artisti di strada e negozi d'arte, palazzi antichi fantastici, sorrisi ovunque.
Un po' di foto al tramonto e organizzo un giro in moto attorno a Udaipur nei villaggi per domani mattina. 3 ore in giro fuori città, nei villaggi delle etnie locali, io e Carlos, un ragazzo della catalogna che era li con me mente contattavamo il prezzo, dietro a due motociclisti locali.
Dopo un po' di su e giù decido di cenare in albergo anche per cominciare ad affrontare il tema del 15 agosto... Loro festeggiano l'indipendenza io devo capire come fare i 500km che separano Udaipur dalla tappa successiva, Jaisalmer, visto che i treni non le collegano.
Ipotesi avanzata dal tour op e' taxi con tappa a Kumbhalgarh a modiche 7000 rupie. Che per noi, visto che saranno 10 ore in taxi, e' una bazzecola (sono 90€ circa), ma qui e' un cifrone considerando che il volo New Delhi-Varanasi mi è costato 4500 rupie 
Pensieroso se ok o sentire poi il giorno dopo altri tour op, vado a farmi la cena romantica a lume di candela in due... Io e la signora Canon. D'altronde avevano detto che questa e' la città romantica
Ora a nanna presto per alzarmi all'alba domani e andare a far foto prima dell'appuntamento alle 8 con i motociclisti.
Buonanotte!
 

14/8 - Udaipur
Indovina un po' a che ora ho aperto gli occhi? 5:00 spaccate! Sveglia prevista 5:30 :-P
Il tempo non è il massimo... Nuvole cariche e cielo molto scuro. Ma le foto si fanno comunque ;-)
Poi in nei vicoletti del centro di Udaipur con ancora tutte le tapparelle tirate giù.... Giusto qualche bancarella aperta e ne approfitto per fare colazione con un bel riso tostato con cipolle e peperoni :-P
Dopo un paio d'ore vado all'appuntamento per fare il giro nelle colline attorno alla città.
Paesaggio molto bello, gente ancora di più. Ci siamo fermati in un paio di scuole elementari, ad un bel lago dove c'era chi faceva il bagno, in diversi villaggi etnici chiacchierando con la gente e assaggiando un ottimo latte di capra.
La batteria dell'iPhone m'era morta li quindi per le foto aspetterete quelle vere ;-) (ve ne metto giusto un paio di quelle vere).
La fine del tour e' in cima a una montagna, nel vecchio palazzo dove il Raja 'si riposava' quando non voleva troppa vita da re. Da dove si ammira tutta la valle e Udaipur. Uscendo becchiamo la scimmia che si è fregata dalla sacca della moto l'altro mio riso che mi aveva preso la guida. (Meglio, tanto a me non andava e mi sembrava brutto dirglielo ;-) )
Tornato a Udaipur alle 11:00 sono andato in albergo perché più ci pensavo più non mi conveniva andare a jaisalmer via taxi. A parte l'inutile spesa di 7000 rupie mi perdevo in viaggio tutta la giornata della festa della liberazione dell'India di domani. Quindi ho prenotato sleeping bus che partirà alle 20:30 e arriverà alle 7:30... Perdo la notte già pagata in hotel ma spendo 900 rupie e non le 7000 del taxi.
Riprendo la visita a Udaipur e come prima tappa, visto che ho mangiato alle 6:30 solo un po' di riso, mi fermo a farmi un bel mix di frutta, muesli e yogurt per darmi la carica.
Visita al bel Palazzo Reale pieno di stroria, di opere e di turisti :-), tante foto - anche alla #macchina di Damiano - e poi zizzagheggio in città prima di andare a pranzo, nel primo pomeriggio, e mangiare, dopo un ottimo lassi, un bel piatto a base patate lesse e spezie.
Poi altri templi, altre foto alla gente e nei quartieri meno centrali, un po' di shopping con le consuete trattative ad abbassare il prezzo di partenza che io sono davvero incapace a fare e poi, coincidenza delle coincidenze, l'incontro casuale con la coppia di Roma con cui avevamo parlato via chat del viaggio nello stesso periodo, con tappe simili ma in giorni diversi. A volte capitano cose che se anche uno avesse voluto fare sarebbero state irrelizzabili... Stessa città, stessa viuzza, stesso momento e ci siamo incrociati :-)
Rientro in albergo alle 18:00, preparo lo zaino e poi due passi in pieno relax ... senza neanche la Canon :-P ... per una birretta di nascosto in un bar lungo il lago. Di nascosto perché qui per legge molti non potrebberlo venderla... Infatti nel menù non c'è, me la apre nascondendosi piegandosi sulle ginocchia sotto il tavolino e la bottiglia di lato nascosta sotto il tavolino rimane. Vicino a me gli anziani giocano a scala 40?!? Poker non è ... :-)
Finita la birra faccio due passi e poi albergo per il check out e aspettare il tuk tuk che mi porterà alla stazione dei bus.
Jaisalmer sto arrivandooooo....
  
14 - 15/8 - da Udaipur a Jaisalmer con lo sleeping bus
Si parte da Udaipur con il bus notturno alle 20:30. Arrivo previsto dopo 13 ore.
Lasciato lo zaino grande salgo e vado nel mio lettino J. Scomodissimo salire dalla scaletta, il letto e' comodo, anche se sembra di andare a dormire in un loculo, ma la cosa che non va e' l'aria condizionata!
Mai più posti con AC. E' a palla, non è regolabile e non è possibile chiudere il bocchettone. Mi gelo. Anziché in un bus verso il deserto di jaisalmer mi sembrava di stare in un rompighiaccio verso l'artico. Provo a mettermi al contrario perché il bocchettone e' lato testa, ma anche le gambe mi si gelano visto che sto in bermuda e poi sdraiato con la testa al contrario rispetto al senso di marcia un po mi da fastidio, soprattutto viste le continue frenate. Dopo un oretta di sonno per la stanchezza - ero sveglio dalle 5:00 - mi cerco di ingegnare per capire come bloccarlo, ma nello zaino avevo poche cose utili. Macchine foto varie, salviettine umide, acqua e doc vari. Unica soluzione che ho trovato e' stato inserire il copri macchina di plastica trasparente che si usa quando si fanno foto sotto il diluvio. Infilato le cose vanno meglio anche se comunque gli spifferi si sentono. Alle 00:30 facciamo prima sosta e recupero una coperta. Non sarà stata appena ritirata dalla lavanderia ma meglio poi lavarsi che morire surgelati. Sonno leggero ma riesco a dormire con felpa con cappuccio e arrotolato nel copertone :-)
Alle 6:10 apro gli occhi e il bus dopo poco si ferma per la colazione.
Siamo a 2 ore dalla meta e io non vedo l'ora di arrivare... Stare 12 ore in un loculo non è comodissimo.
Arrivati a Jaisalmer prendo il tuk tuk e arrivo nella bella Suryia Praji Guest House, dentro il Forte, pronto per godermi in questi due giorni la loro bellissima città chiamata 'golf city' visti i colori, la festa nazionale per l'indipendenza Indiana del 15/8 e il loro deserto dove farò una bella gita al tramonto su un cammello.
Buon ferragosto a tutti e, mi raccomando, non pubblicate su FB troppi carboidrati e soprattutto troppe bottiglie di quello che berrete ... Perché un po' rosico! E' da 10 giorni che non tocco vino :-P
 
15/8 - Jaisalmer
Auguri!!! Buon ferragosto dall'India!!!
Chi ha letto il mio diario precedente da che sono arrivato con io bus notturno a Jaisalmer starmane alle 9:00.
Alla stazione dei bus mi ha preso Padam e con la sua moto siamo saliti nella parte storica della città, dentro le mura, dove proprio in uno dei bastioni del forte c'è la sua Guest house dove alloggio. Bellissima! Con la mia camera che si affaccia con due finestre sulla città! Visto il gelo della notte in bus il fatto che non abbia A/C e' anche meglio e il bagno in comune ormai e' un lusso visto che stanotte noi maschietti la pipì alle fermate del bus le facevamo per strada
Un oretta nel loro ristorante/bar in attesa della camera e due chiacchiere con il simpaticissimo Padam per cominciare anche a organizzare il giro di domani, noi due in moto nei templi a qualche km da Jaisalemer e nel deserto.
Pronta la camera e ovviamente, vista la notte non proprio rilassante, subito una bella doccia fredda!!!
Poi comincio a girare la parte storica di Jaisalmer cominciando dal Fort Palace fondato nel 1156 da Jasal e utilizzato nei secoli per difendersi durante le guerre. Un oretta e mezza di guida audio che ti fa calare bene nella cultura e nella storia.
Proseguo poi il giro dentro il forte a scoprire le viuzze - piene di bancarelle che Padam mi ha sconsigliato visti i prezzi assurdi - e i templi gianiniti di Chandraprabhu e Rikhabdev.
A pranzo torno nella Guest house e dopo un ottimo pranzo, due ore di sonno per recuperare la notte non proprio rilassante.
Nel pomeriggio scendo a piedi nel paese girando a caso tutte le viuzze bellissime, piene di case storiche nel fantastico stile Haveli con splendidi portoni in legno, balconi e torrette.
Arrivato poi alla Porta Ghandi vado a vedere il mercato dove compro un nuovo cappello per andare domani nel deserto, visto che il mio devo averlo scordato da qualche parte.
Girando, una cosa particolare che ho rinotato oggi anche qui e' che in India se sei una coppia normale non passeggi mano nella mano, se sei una coppia omosessuale si
Per tornare su al forte baratto la corsa con il tuk tuk - ammetto di non esser facile a trattare - e sono su al forte al tramonto per una birretta e due chiacchiere con una coppia di milanesi incontrati li.
Saltata la corrente ovunque mi cambio poi alle ultime luci del giorno e scendo per cena al ristorante Trio dove speravo di trovare il vino locale ma nulla! (Forse dovrei dire menomale  ) Domani provo il Saffron visto che la Lonley dice che 'has a Wine list'.
Mangio un ottimo piatto di montone, morbidissimo e comincio anche a farlo all'indiana... Niente posate e solo con mano destra
Anche li pieno di europei... Tanti tanti spagnoli e francesi in giro con molti pochi italiani invece.
Rientro su a piedi e mi metto a bere una bella Coca-cola fresca dopo la lunga camminata ammirando dall'alto le luci della città.
Domani foto presto e poi giornata in giro moto io e Padam!
Di nuovo buon ferragosto!!!
    
16/8 - Jaisalmer
Siamo a metà viaggio. 8 giorni sono trascorsi e altri 8 ne mancano al ritorno a casa.
Stamane alle 5:30 ho aperto gli occhi per vedere come era il tempo per le foto all'alba e li ho richiusi subito... Tutto coperto
Sveglia quindi con più calma un paio d'ore dopo e subito in giro per la parte storica di Jaisalemer camminando lungo i bastioni.
Eravamo io e gli animali.
Peraltro stamane o puzzavo o profumavo troppo... Prima 4 cani randagi mi si avvicinano e mi seguono ringhiando un po' e ho dovuto far finta di tirargli un sasso per allontanarli, poi una delle solite mucche tranquillissime mi ha dato testata su una chiappa passandole accanto.
Rientrato in guest house faccio una lauta colazione rifocillante a base lassi, pankake a cioccolata e banane e spremuta di arancia.
Alle 9:00 si parte per il giro in moto io e Pandam.
Partiamo con la visita al cimitero dei Marajha per poi andare in un tempio sacro sperduto in mezzo al nulla dove per l'ennesima volta sbatto le corna entrando!!! Mannaggia a queste porte basse che gli indiani costruirono così perché i poveri si inchinassero entrando a casa d'altri e, sopratutto, per tagliare la testa al soldato nemico in guerra, quando entra per forza piegato in avanti, prima che rialzi la testa!
Riprendiamo poi la moto per andare verso il deserto. Buffo vedere in molte zone dei sassi accumulati. Pensavo fossero tombe, invece Pandam mi spiega che qui se copri di blocchi di sassi una zona limitandone il perimetro dopo 30 anni il terreno diventa di tua proprietà... Potrei volendo farmi casa qui, gratis o quasi, per trascorrerci la vecchiaia quando andrò pensione
Dopo una 15 di km fra dune, alberelli e piccole case arriviamo alla 'città fantasma'. Fantasma perché fu abbandonata in una sola notte da tutta la famiglia del ricco proprietario dell'Haveli che espresse il desiderio di voler sposare una donna bellissima ma povera e che, soprattutto, non faceva parte della casta nella quale lui doveva per forza scegliere la futura moglie. Rimase solo e abbandonato e la leggenda dice che il suo fantasma e' ancora li... io non l'ho incrociato e non sono riuscito a fargli foto
Rientrati a Jaisalmer mi faccio lasciare al mercato per fare qualche foto e un po' di shopping salendo verso il forte nella via dei bazar.
Più passano i giorni e faccio primi piani, più noto come i caratteri somatici siano ben diversi dalla gente vista nelle precedenti città. Qui si nota la pelle scura e i caratteri somatici simili ai pakistani. (Il confine e' a soli 150km). Buffissimo poi vedere mentre passeggi che ci sono tanti calzolai che ti guardano le scarpe e propongono di riparartele ...
Faccio qualche altro acquisto per riportare a Roma qualche pensierino e mi cimento anche nel baratto... Ma sono una sega... Guidano loro e ovviamente vincono loro
A pranzo un cheesburger che di burger non aveva nulla visto che era di patata e non di carne! Giuro che appena torno a casa mi mangio una bistecca di vitella anche a colazione!)
Nel pomeriggio dopo la pennichella delle ore calde indosso la mia nuova maglia indiana e vado a zonzo nei quartieri meno noti della città.
Fa un caldo boia e visto che a pranzo avevo mangiato poco, mentre passeggio e faccio foto di primi piani con lo zoom, in un paio di bancarelle assaggio prima una sorta di crocchetta salata con dentro verdure e poi un frullato di mango.
Mi ero anche fermato in un posto pieno di europei/americani dove fanno, dice la Lonley, ottimi lassi ma poi ho scoperto perché ottimi secondo molti e con tutta quella fila di gente... Frullano yogurt, frutta e un erba locale tipo maryiuana. Volendo infatti c'era chi beveva il lassi senza e quella se la fumava 
Rientrato poi in guest house doccia e preparazione degli zaini visto che domani alle 8:00 si parte in bus per Jodhpur, la città blu!
   
17/7 - Jodhpur, la città blu
Niente... Nulla da fare. Nella stagione dei monsoni e proprio inutile mettere la sveglia alle 5:30 per fare foto all'alba. Il cielo e' nuvole e basta e la visibilità e' davvero poca.
Alle 8:00 prendo lo scooter per andare alla stazione bus. Arrivo e attendo che parta dopo aver messo lo zaino nella sacca di sicurezza che oltre a evitare lo aprano ho scoperto evita anche che diventi pieno di polvere visto che viaggiando nel bagagliaio c'entra più polvere e sabbia che nel deserto.
Posto 16, sedile e non lettino stavolta e 0 aria condizionata, fa molto caldo ma stando vicino al finestrino durante il viaggio brezza arriva. Si schiuma solo quando si fanno le soste per far salire la gente. Come quando a metà percorso, in una città che non ho idea quale sia, c'è stato l'assalto alla corriera... Siamo ripartiti con una 20 di persone in piedi... A confronto nella metro B di Roma alle 8:00 si sta larghi. Meno male che l'unico non indiano, dalla carnagione abbronzata ma più chiara e la sua barba ormai lunga, a bordo aveva prenotato il suo singolo comodo posticino
Sosta successiva faccio anche la merendina a base gelato alla banana consegnato direttamente dal finestrino al sottoscritto
Dopo 5 ore sono arrivato nella città blu. Subito in albergo per check in e doppia doccia prima di cominciare a scoprire Jodphur.
Arrivo alle 15:00 sotto il caldo torrido con un tuk tuk al forte. Enorme e bellissimo su di una rocca da cui si ammirano i tetti blu della città. Fatico un bel po' a reggere fisicamente la folla e il sole che picchia.
Comunque cuffie in testa e la Canon sulle spalle mi giro tutto il Mehrangarh.
Scendendo incontro una coppia di ragazzi di Viterbo conosciuti a Bundi.... Altra coincidenza
Mi incammino verso il bazar e poi mi perdo nelle viuzze della città blu... Mi perdo a tal punto che chiedo diverse volte la strada per ritornare in albergo. Alla fine trovo un signore e gentilissimo che mi da uno strappo in moto.
Arrivato in albergo mi informo se per spostarmi a Pushkar domani c'è un taxi disponibile a prezzi decenti, ma nulla, e anche considerando che rispetto al bus risparmierei solo mezz'ora domani mi prenderò uno dei bus che da qui partono ogni 30' e in 4 ore sono Ajimer e poi 20' di taxi per raggiungere la reggia... Perché come alloggio finale nel Rajasthan me la volevo togliere la soddisfazione di stare in una reggia a modici 40€ 
Serata poi rilassante in terrazza guardando il forte e chiacchierando con una coppia di spagnoli e i due proprietari dell'albergo.
Ammetto di esser un po' sazio del Rajasthan... Non vedo l'ora di decollare e farmi gli ultimi giorni nel Ladakh.
  
18/8 in corriera verso Pushkas, la mia ultima tappa nel Rajasthan
6:04 sveglia naturale... Niente suoneria per dormire il più possibile, ma nulla da fare, l'istinto del fotografo prevale sulla stanchezza e mi godo il sorgere del sole dalla terrazza del Castle View home stay dove alloggio mentre mi prendo il primo caffè.
Poi doccia e a passeggio fra le case blu, un coloro utilizzato come repellente per gli insetti dicono, ma non funziona visto che io ho le gambe piene di bolle di zanzara e qui di mosche ce ne sono miliardi.
Sarà anche perché anche qui nella parte storica e non solo le strade sono di un lercio che la metà basta. Per le pulizie di strada a confronto l'AMA di Roma e' stra-efficiente!!!.
Qualche bella foto incontrando mucche che fanno colazione e una bellissima coppia di bambini, loro si che camminano mano nella mano.
Rientrato in albergo continental breakfast... reggo sempre meno lo street food locale ... e poi a completare gli zaini e un altra bella doccia.
Ho coniato un nuovo detto indiano: 4 docce al giorno levano lo sporco di torno.... 5 anche meglio
Per raggiungere la stazione dei bus prendo il solito tuk tuk dove, nonostante ci sia, il tassametro e' finto... Mai visto attivo
Arrivato alla stazione prendo al volo la corriera diretta a Pushkar, l'unica, evitando così di dover andare ad Ajimer e poi 40' di taxi.
Alla fine meglio del taxi diretto la. Guadagnavo forse 30' ma perdevo parecchio a livello di spesa: Corriera 164 rupie, taxi 3400!!! ( 2,2€ vs 42,5€)
Quando si sosta si schiuma... Corriera affollatissima e zero brezza da fuori. Meno male che io occupavo due posti  uno io accanto al finestrino e uno i due zaini verso il corridoio.
Occupavo perché nelle ultime due ore nulla da fare c'era un bordello di gente e il mio backpack ha ceduto il posto  e mi guardava dal corridoio ... Tutto il resto del viaggio in piedi lui.
Comunque no more corriera! Anche se da qualche foto potete vedere che c'è di peggio per viaggiare...
Arrivato ora a Pushcar mi rilasso in una reggia

18/8 - Arrivato a Pushkar
Dopo le 5 ore in corriera, check in al 5 stelle e relaxxxxx... Mezz'ora a leggere in una bella vasca da bagno!!!
Poi con calma, ma molta calma, passeggiata verso i Gath dove si lavano e beatificano gli indiani.
Prima tappa un tempio lungo la strada ... No ricordo il nome... Stra-tempio perché qui oltre a togliere scarpe devi lavare le mani, mettere un fular a coprire la testa e entrare mettendo i piedi in una vasca d'acqua. Dentro peraltro foto vietate ma io ne ho fatte un paio di nascosto
Alle quattro un po affamato mentre proseguo per lago santo, mi fermo a fare un burger vegetariano. Molto buono.
Poi proseguendo stavolta ci casco come un pollo e mi faccio portare da una moto ad uno dei gath. Li mi riceve un santone che mi da i petali di fiori e mi accompagna ai bordi del lago. Li mi fa recitare nmila cose in indiano ... Praticamente ho augurato benessere, felicità, gioia e tutto quanto di buono a a Damiano, ai parenti, ai cari amici (soprattutto un paio in questo momento), agli amici di FB, alla magica Roma... Insomma un po a tutti.
Tirati i fiori in acqua e 'beatificato' anche me mettendomi la crema rossa sulla fronte ... Chiede i soldini... Mannaggia a me! Voleva 3000 rupie! 24€! Gliene ho date 500
Poi comincio a fare foto... In alcuni punto mi rompono pure i maroni che sono vietate ma rubo qualche bello scatto.
Rientrano poi verso l'albergo comincio poi a informarmi per come andare a Delhi partendo il 19 sera per essere in aereoporto al massimo alle 6:00 visto che alle 8:30 ho il volo per Leh.
Ahimè sleeping train già posti finiti nei vagoni letto
Ci sono diversi bus notturni ma arrivano verso le 7:00 e non voglio rischiarmela... Dovesse piovere o trovare problemi lungo la strada.
Le due ipotesi sono sleeper bus che passa in zona aereoporto e mi lascia li alle 5:00 o taxi diretto, con costo però 4 volte tanto e non e' che sia molto comodo dormirci.
Domani vedremo se tramite alcuni tour op mi trovano altre soluzioni.
Rientro quindi in albergo e mi faccio la 5' doccia del giorno per poi andare a cena a pushkar a mangiare ...Pizza!!!
Ora a nanna per riposarmi un po' ... Domani come si dice a Roma 'cazzeggio' un po' in giro senza metà.
  
19/8 - pushkar, l'ultimo giorno prima del Ladakh
Occhi aperti alle 7:44.. Ah che bella colazione in albergo e ancora non esser in giro prima delle 9:30!
Poi con calma a passeggiare lungo la strada del mercato che costeggia i gath. Foto qua e la come quella alla libreria che 'non' vende libri  alla mucca interessata a un bel vestitino e alla fila incredibile sotto al tempio Bhrama dei milioni di pellegrini che sono qui per un due giorni in cui festeggiano qualche dio particolare
Alle 10:30 con calma vado a rimettere a posto le ossa e i muscoli da un dottore consigliato da alcune guide nell'ospedale di Pushkar. Un ora di massaggio Ayurveda che mi rimette in sesto.
Tornato in albergo ho aspettato le 12:00 - apriva il booking - per prenotare il treno delle 15:30 per Delhi tramite la reception. In autonomia via booking ho poi subito prenotato una camera a due passi dall'aereoporto. Arriverò a Delhi alle 21:30... Tempo poi di prendere taxi per albergo e sarà tardi. Meglio una camera in quella zona così che domani mattina mi alzero' con calma visto che il volo per Leh e' alle 8:30.
Bye bye Rajasthan .... Himalayaaaaaa sto arrivandoooo!!!!

20/8 - Leh, Ladakh
Oggi la sveglia prestissimo era mandtoria. Messa alle 5:40 per fare check out alle 6:00 e prendere il taxi per l'aereoporto.
Lasciato il bagaglio da stiva una bella colazione... Inglese... Chocolate muffin and black coffe
Attendendo il bording e mi sono riletto un articolo scaricato dal web sul mal di montagna. Sintomi, cure, rischi ecc... ecc... E la guida per cominciare a pianificare giri e tappe degli ultimi 5 giorni sulla catena Himalayana.
Atterrare e' da restare a bocca aperta!!!
L'aereo fa giro giro tondo per abbassare quota visto che l'aereoporto e' circondato tutto attorno dalle montagne.
Paesaggio spettacolare!
Fa caldo, 22' gradi al sole ma stasera ci sarà di sicuro un escursione termica notevole.
Mentre faccio colazione in giardino comincio bene a percepire come l'aria sia più rarefatta di ossigeno.
Ai primi sintomi di mal di testa, vertigini, nausea o stanchezza mi prenderò subito il Diamox!
Oggi sarà una giornata tranquilla a Leh di ambientamento ai 3500 metri di quota, bevendo tanta acqua!!!
Anche se non vedo l'ora sia domani e comincio a salire in quota passando ai valichi oltre 5000 metri!
  

20/8: il resto della giornata a Leh
Fatto il check in, un bel riposo in camera sino alle 16:30.
E' un must ambientarsi piano piano a 3500 metri di quota.
La testa era un po' pesante e ho dormito e mangiate bene, quindi per ora mal di montagna non l'avevo.
Sono poi uscito per una passeggiata a Leh.
Bel paesino pulito e pieno di negozietti carini. Per ora ho solo comprato due cappelli. Uno a tesa larga per il giorno e uno di pile per la sera.
Perché qui la sera fa freddino!!!
Ho cenato in una bella terrazza che guardava il palazzo e meno male che avevo il mio pile pesante al posto della felpa.
Ho mangiato un piatto del Kashmire a base montone buonissimo!!!
Rientrato poi piano piano, salendo a pezzi fermandomi a guardare varie vetrine.
Sempre meglio muoversi con grande calma qui.
E domani girerò attorno a Leh per non arrivare subito oltre i 5000, cosa che vorrei fare gli ultimi due giorni dormendo in quota in qualche villaggio... Ma vedremo.
 
21/8 - in giro nella valle Indus
Stanotte la cefalea cominciava a esser pesante, anche perché in bagno c'era la doccia ce perdeva e mi trapanava la testa ogni goccia che cascava nel secchio. Ho risolto le due cose. Dopo aver navigato un po' su internet per capire cosa fosse meglio che fare, visto che sto assumendo il Diamox, mi sono preso una pasticca di parcetamolo, la tachipirina. E nel secchio sotto la doccia ho infilato uno dei cuscinetti del letto  così assorbiva l'acqua e non faceva rumore
Ho ripreso così dopo un po' il sonno e stamane ero molto più in forma. Pancake al cioccolato e black coffe alle 7:30 e poi con un taxi al Palazzo di Leh per la visita, qualche foto della città dall'alto e il giro nelle viuzze del vecchio quartiere del paese.
Mentre mi incamminavo verso il centro portavo avanti il primo obiettivo della mattinata leggendo gli annunci delle escursioni in jeep organizzate dai tanti tour operator che ci sono a Leh.
Dopo qualche tentativo sono riuscito a trovare quello che per domani aveva già organizzato la due giorni nella Nubra Valley con la notte li.
Mi sono subito segnato e domani con una coppia di tedeschi partiro' per questa due giorni superando il valico di Khardung La a 5400 metri di quota per poi riscendere giù e visitare i paesi della valle dove dormirò anche.
Poi ho approfittato dell'agenzia anche per il giro di oggi nella valle Indus.
Lasciamo Leh alle 9:00 e la strada sembra sia fra paesaggi lunari vette e, all'inizio, basi militari.
Incrociamo tanti camion bellissimi, dei Tata tutti colorati
Ci fermiamo al primo tempio di Gudora dove parte anche un #bi-selfie io e Torgy il mio driver.
 
Il secondo tempio su una rocca che sovrasta il paese di Basgo e' molto bello, sia dentro che per il posto suggestivo doe si trova.
La strada che attraversa le montagne e' bellissima... Piena di cartelli a rima che suggeriscono di non correre e di gente che la percorre. Ma Oltre ad auto, moto e camion ci sono anche gli iron man!!! Gente che se la fa in biciciletta o a piedi!
Ancora più bello però e' quello di Alchi. Un tempio antichissimo dove e' però vietato far foto.
Pranzo li stavolta con un ottimo piatto si spaghetti cinesi che mi ha suggerito Torgy.
Rientrando ci fermiamo per un caffè lungo il fiume Sungam dove vediamo smontare canoe e gommoni di gente che ha fatto rafting... Ad avere più giorni l'avrei fatto anche io volentieri.
Ultima tappa il Thiskey Gompa, uno dei monasteri più famosi Ladakh nella città di Shey.
Non era previsto nel giro pagato all'agenzia ma Torgy mi ci porta con una piccola mancia a lui.
Monastero davvero bello dove ho anche potuto fotografare i monaci in preghiera oltre alle varie sale delle divinità.
Stasera dopo le 2 ore di riposo ora in camera andrò a fare le foto al tramonto, guardando Leh, dallo Shanti Stupa che è proprio sopra l'albergo. Lasciata poi l'attrezzatura Canon in albergo, passeggiata in paese per una bella cena e cercare gli ultimi regali.
Perché domani si parte per la due giorni nella Nubra Valley e poi domenica all'alba c'è il volo per tonare a casa...

21 e 22/8 - I 2 giorni nella Nubra Valley
Vi stavate preoccupando che da un po' non leggevate nulla vero? Beh in Nubra Valley il wifi e' un lusso per pochi.
Primo giorno:
Ho aperto gli occhi prestissimo nonostante la sveglia fosse un paio d'ore dopo. Sarà stato oggi per la trepidate attesa dei due giorni che mi aspettano nella Nubra Valley.
Fatta una lauta colazione rifocillante mi incammino verso l'agenzia dove ho l'appuntamento per partire cercando lungo la strada un burro di cacao perché ho le labbra a pezzi e non potrei baciare nessuna Ladakhiana
Arrivato, mentre aspettiamo finiscano di preparare la Jeep ci presentiamo con i due compagni di viaggio Thomas & Petra, due giovani di Stoccarda che da 8 mesi stanno facendo campeggio in giro per il mondo (Nuova Zelanda, Australia, Indonesia, Malesia, Filippine e ora India) Grande invidia la mia!
Cominciamo a salire e il primo cartello recita: You are driving in the most higher road in the World!
Una strada praticamente a senso unico che mette i brividi a ogni curva dove da una parte hai la roccia ma dall'altra il precipizio e non c'è ovviamente nessun guard rail.
Purtroppo, salendo con l'aumento della pressione atmosferica comincia a farmi male l'orecchio destro (al ritorno il sinistro), il dolore peggiorava sempre più amplianodosi e mi si stava bucando cervello dopo pochi km. Con me avevo, oltre al farmaco per il mal di montagna (di cui non ho mai sofferto), solo la tachipirina che fortunatamente ha alleviato il dolore dopo una mezz'oretta che l'ho presa. Salire d'altitudine (non poca) fa questi scherzi.
Finito il primo tratto di strada asfalta dopo la consegna del primo visto al check in militare - perché andavamo in una zona dove è necessario chiederlo per entrare - siamo passati sulla strada sterrata piena di buche ad una velocità media 30 km/h!
Arrivati al passo di Khardung La siamo stati fermi per i max 20/25' consigliati, bevendo un bel black the che fa bene e facendo un po' di foto del fantastici panorama e mettendoci in fila per fare quella sotto il cartello che dice ce sei sotto il passo carrozzabile più alto al mondo.
Scendiamo poi verso la valle Nubra con la strada che attraversa un paesaggio stupendo.
Nonostante le curve sono stanco e la tachipirina incrementa il sonno e per un oretta mi abbiocco.
Raggiunta la valle ci fermiamo al primo paesino per pranzare. Sono le 13:00. Ottimi ravioli alle verdure e un bel the a chiudere il pranzo.
Riprendiamo poi verso le due la jeep per la prima tappa: Deskit. Arriviamo al tempio buddistha verso le 14:30. Nonostante eravamo a circa 3500 metri, e il tempo era coperto, faceva molto caldo. E per raggiungere il tempio abbiamo dovuto attraversare un villaggio tutto fatto a scale 
Finita la visita, siamo ripartiti percorrendo una strada che attraversava una zona strana con da una parte a sinistra le rocce mentre a destra c'è sabbia!?! Cosa che davvero sull'Himalaya non ti aspetti. E invece la seconda destinazione era proprio la zona desertica di Hunder.
Arrivati passeggiamo verso le 'Sand Dunes', dove volendo si poteva anche andare noleggiando i dromedari.
Lasciate anche le dune ci dirigiamo verso la GuestHouse dove alloggiavo. (i due tedeschi dovevano semplicemente trovare una zona dove montare la tenda).
Struttura base ma pulita dove ovviamente però non c'era wifi.
Subito una bella doccia calda e poi a dormire un paio d'ore.
Aperti gli occhi alle 18:30 mi sono chiesto subito cosa potevo fare fino alla cena delle 20:30
Tantra non sono e quindi solo pensare non faceva per me... E porca paletta mi ero scordato il libro La Porta del Vento.
Prima quindi ho portato avanti il resoconto finale su questo viaggio che posterò domenica mattina lasciando Leh e l'India, e poi mi sono messo a rivedere le foto fatte da inizio viaggio, per riviverlo ed eliminare qualcuna se non mi convinceva.
Alle 20:30 hanno bussato alla camera per confermarmi che la cena era pronta. Sceso in sala mi sono seduto per terra sui loro tappeti e mi hanno servito un ottimo minestrone, con tanti legumi, e un piatto di patate e cipolle, oltre ovviamente al loro pane.
Finita la cena sono tornato in camera finendo in un paio d'ore di guardarmi gli oltre 3500 scatti fatti sino ad oggi.
Molti mi sono piaciuti... Sarà dura trovare le mie preferite.
 

21 e 22/8 - Nubra Valley, 2ndo giorno
Secondo giorno:
Il tempo, perlomeno a Hunder dove ho dormito, non era proprio il massimo quando alle 6:30 ho aperto gli occhi. Cielo copertissimo e un vento impressionante che piegava gli alberi.
A colazione un bel pane con verdure e cipolle e una bell'omelette con cipolle... Se anche avevo le labbra non screpolate col cavolo che anche la più cessa del Ladakh m'avrebbe baciato Uah Uah Uah
Un ora poi ad aspettare la jeep... L'appuntamento era alle 8:00 e lui è non arrivava. Nel frattempo giravo l'orto, vedevo come essiccavano le albicocche, i funghi e facevano il formaggio. Poi alle 9:20 mi sono un po rotto le scatole e ho chiamato l'agenzia di Leh che aveva organizzato il viaggio (non avevo il cell del driver).
Alle 9:30 arriva a prendermi e partiamo.
Lungo la strada sosta obbligata di una mezz'ora in un ponte a unica corsia e che regge un mezzo per volta, dove ovviamente la precedenza l'avevano i cento e oltre camion militari.
Toccato poi a noi riprendiamo la strada e dopo 12km arriviamo al monastero di Sumur, l'ultima tappa prima di metterci in moto per le 4/5 ore di auto e rientrare nel pomeriggio a Leh.
Anche se l'hai già fatta all'andata la strada che si inerpica sulla montagna e' impressionante.... Qui davvero chi non sta ben attento mentre guida e magari usa un cellulare sta regalando l'anima al signore.
Dopo esserci fermati a pranzo a Kumbalgar per due spaghi con verdure miste ripartiamo e dopo pochi km la machina comincia a dare problemi. Da sotto le ruote anteriori un fischio fisso, che si accentua in curva. Skalzang il driver si ferma due volte per cercare di capire ma poi riparte... Forse dischi delle ruote surriscaldati, infatti ad un certo punto si ferma e tira dietro le gomme secchiate d'acqua.
Ci fermiamo al passo per un che caldo e ripartendo la fortuna vuole che non sentiamo più rumore alle ruote. Forse era un sasso dice il driver che si era infilato e sfregava contro i dischi.
Scendendo verso Leh io al volo, mentre lui guidava, scattavo le ultime foto alle faglie detritiche e alle vette.
Una due giorni bellissima.
E ora a fare le valigie che domani alle 8:00 ho il volo per Delhi per poi alle 14:30 prendere il diretto per Roma...
  

Resoconto finale
Ogni giorno mi sono divertito a fare un diario in diretta del mio viaggio. Nel frattempo assimilavo e riflettevo su quello che vedevo, sentivo, provavo. Ecco il mio resoconto finale.
Parte 1 - Uttar Pradesh & Rajasthan
In queste due grandi regioni, alla fine, tirando le somme, 4 sono i fattori comuni che ho trovato ovunque sono stato: sporcizia, povertà, caos e religione. Non sono schifettoso, chi mi conosce sa che mi sono girato diversi stati nel mondo sempre in autonomia (Asia, Africa, centro America), o solo o al massimo con una altra persona affianco, calandomi sempre in quei 'mondi'. Perché per me il 'viaggio' e' quello. E' vivere la realtà del paese che visito. Diciamo che i miei viaggi sono ben diverso dalle vacanze 'turistiche'.
In India siamo oltre certi limiti un po' ovunque.
Poi ci mancherebbe, ci sono i palazzi reali, i templi, gli scorci dei paesaggi, la spiritualità, ma sulla bilancia il peso e' relativo rispetto alle altre cose elencate. Il paesaggio e' generalmente uniforme, pianura costante salvo qualche cucuzzolo e spesso e' un po' monotono. (Da noi invece ogni scorcio ti cattura l'anima). I palazzi e i templi valgono le visite. Ma a parte due / tre per città non è che ve ne siano molti. Non possiamo poi ovviamente paragonarli alle opere d'arte dall'antica Grecia al rinascimento in poi in Italia/Europa. Sono semmai Forti o Palazzi in cui vivevano i Raja. Anzi spesso e' più bello perdersi per le vie delle città o nei mercati locali per scoprire scorci particolari e meno pubblicizzati dalle guide.
Una cosa per me intollerante girando nelle città e' stato alla fine, oltre allo sporco, il rumore!!! Avevano consigliato la crema per il naso all'eucalipto e i tappi per le orecchie. La prima e' rimasto nel beauty case, e ne ho potuto fare a meno sopportando i mal odori, ma i secondi assolutamente no!
Schiacciano il clacson ogni momento, anche senza motivo! Alla fine a ognuno che mi suonava, anche quando c'erano 10 metri di distanza fra me e lui, ce lo mandavo e di brutto.
Anche la vita sociale e' un po', diciamo particolare... Qui la casta e' tutto. Posizione sociale, lavoro, matrimoni. E il fulcro della vita e' la famiglia patriarcale. Non esser sposati a 35 anni e' sgradito. Come esserlo stato e non esserlo più (anche se i divorzi stanno un po' aumentando). Infatti ogni volta che mi chiedevano età / moglie rimanevano tutti sorpresi e un po' straniti che a 44 anni sono single
Il bello e' che la maggior parte delle unioni hindù, anche se non è scritto da nessuna parte, sono combinate dalle famiglie. E se non si trovano mogli o martiri per il proprio figlio si parte a volte anche con agenzie e annunci sui quotidiani, e se poi viene trovata la dolce metà, e anche gli oroscopi sono ok, si fa l'incontro fra due famiglie.
Fondamentale qui anche la cremazione per purificare e consolare il defunto e i parenti vivi.
La gente comune raramente e' tranquilla e simpatica. Fra quelli che incontri per strada in pochi si aprono a parlare con il turista, molti ci provano sempre, assaltandoti con proposte di acquisti, giri, locali, ecc... ecc... e provano sempre a fotterti. In parte comprensibile vista la povertà, ma solo in parte, perché ho visitato nazioni più povere e la gente non era così! Sorrisi pochissimi e poi puzzano che la metà basta! Caratteri somatici brutti - per esser gentile - e sono davvero il popolo più sporco che abbia mai incontrato in vita mia. Secchi mondezza? Bagni pubblici? Sapone negli alberghi o alle stazioni? Salviettini o tovaglioli nei locali? Mai visti! Si butta tutto per strada, la pipì la fai al primo muretto che trovi, and what is sapone?! Spazzatura in giro ovunque! Per camminare a volte, per quant'e', sei costretto a passarci sopra. A confronto nel Chiapas o nel villaggio Masai al Serengheti avrei mangiato apparecchiando per terra. E meno male che avevo con me le saponettine che porto sempre via dagli alberghi quando giro e le salviettine umide che ho rubato a Dami  Loro si lavavo sempre solo quando devono entrare in un tempio! E comunque io oramai dopo tutti questi viaggi in giro per il mondo ho gli anticorpi coi contro-cojoni!!! Zero medicine nel Rajasthan!
Altra cosa che non ho sopportato e' che sputano per terra ogni due per tre. Sei dietro all'autista del tuk tuk e rallenti perché c'è traffico? Due clacsonate e uno sputo e si riparte...
Il panorama gastronomico e' legato a tanti piatti vegetariani con anche alcuni buoni di carne (pollo o capra). E soprattuto alle spezie che trovi ovunque, con la curcuma e i semi di coriandolo diffusissime. Mentre il pane più diffuso e' il chapati - anche detto roti - integrale e non lievitato. La cucina mi e' piaciuta ma troppo, troppo uguale, quasi ovunque sono stato.
Spesso peraltro i menù propongono tantissimi piatti, li chiedi e ti dicono che non hanno quello che hai scelto spostandoti sempre su pollo o la pecora al curry  e poi quasi sempre soprattutto le GuestHouse, che pubblicizzano che hanno anche il ristorante sulla terrazza, hanno delle fotocopie dei menù che trovi altrove - sono tutti uguali, identico anche il menù di plastica - e non hanno una loro cucina ma il piatto arriva da qualche casa/ristorante vicino. Anche relativamente al cibo ho preferito la delicatezza di quello vietnamita o la piccantezza e la varietà di quello thai.
E poi qui niente mucca  e soprattutto ZERO vino!!!! Ma che scherziamo?!? Io qua non potrei viverci
Per lo shopping nei bazar ci sono sempre tante, ma tante cose, ma non era mai facile capire la qualità dell'articolo. Perlomeno all'inizio. Poi piano piano vedendo spesso cose identiche anche cambiando città a 500km capivi che erano articoli non artigianali. Ma se facevi più attenzione vedevi poi bellissimo tappeti, articoli di pelletteria, argento, bracciali e collane in pietre, abbigliamento, pashmine e foulard di chachemire.
Per le religione e la spiritualità possiamo aprire un dibattito. La cosa più importante per loro e' pregare, sacrificare, cremare, ed entrare in un tempio ogni santa mattina, rispetto a qualsiasi altra cosa... La Spiritualità e' il fil ruoge di tutto. Permea ogni aspetto della vita degli hindu che sono l'80% della popolazione. Essere Hindu significa credere nel Brahman, l'uno, l'eterno, infinito e non creato. E in tanti altri dei. Come Vishnu, che sostiene e protegge tutto ciò che è buono, Shiva il distruttore, Ganesh con la testa d'elefante dio della buona sorte. Poi vacche e serpenti, venerati da sempre. Il primo e' fertilità e nutrimento, l'altro prosperità. Ed esser un Hindu devoto vuol dire almeno 1 pellegrinaggio all'anno! Almeno...  e sono fatti per diversi motivi come esaudire un desiderio, portare le ceneri di un patente in un fiume sacro o altro. E qui la vita e' un semplice ciclo. Si muore e poi si rinasce. E rinasci a seconda di come ti sei comportato nella vita precedente. Se porti a compimento il tuo dharma (dovere sociale) rinasci nella casta superiore
Insomma tirando le somme a me quest'India non m'ha fatto impazzire. Voto 5
Parte 2 - Ladakh
Fare gli ultimi 5 giorni nel Ladakh e' stata la scelta migliore che ho fatto quando ho pianificato il giro tagliando alcune tappe in Rajasthan, cambiando così completamente la realtà in cui avrei finito la vacanza.
Il Ladakh, un 'piccolo Tibet', e' un piccolo gioiellino! Girandolo si capisce perfettamente a prima vista che con l'India non centra nulla. E' una regione solo recentemente annessa e in tutto completamente differente. Oggi e' una delle ultime comunità buddisthe tantriche al mondo.
Qui, a differenza del Rajasthan, i fattori comuni che ho trovato sono stati: gente dalla cordialità disarmante, consapevolezza ambientale ed estrema pulizia, paesaggi/natura fantastici e ottimo cibo.
La zona non è facilmente raggiungibile, si apre al turismo da giugno a settembre riempendosi di appassionati di attività all'aperto: trekking, biking, rafting, relax, passeggiate al fresco, anziché al caldo umido delle zone basse spesso battute dai monsoni in quel periodo. Qui solo sole!!! 
Aspre montagne con le cime innevate, monasteri tibetani arroccati, laghi di montagna, canyon, faglie e campi irrigati che formano il territorio. Leh e' incantevole, bella la Indu Valley e meravigliosa la Nubra Valley. La popolazione qui e' per lo più tibetana / buddistha e infatti la religione prevalente non è l'hindu. E' un posto anche un po' più caro rispetto alle altre regioni ma vale la spesa! Anche il cibo stesso e' leggermente più caro ma anche più vario vista anche la vicinanza con altri paesi. Ottimo i momo (ravioli) e la thukpa (zuppa di noodles).
Tirando anche qui le somme, per il Ladakh, voto 8!
Conclusioni:
Ripeto che ho espresso un giudizio estremamente personale. Vi saranno quindi di sicuro pareri diversi da parte di chi c'è già stato e di chi ci verrà organizzando viaggi diversi, più 'distaccati' e tranquilli, o addirittura da mille e una notte. Io ero solo, e solo, senza guide e/o autisti, volevo girare nelle città e spostarmi. Un po' una sorta di avventure nel mondo in solitaria.
Se dovessi fare oggi una classifica delle nazioni asiatiche visitate per consigliare dove andare, considerando 1) natura, 2) cultura, 3) gente e 4) cucina, l'India del nord e' all'ultimo posto. Questo il mio ordine con il voto da 1 a 5 per i 4 temi su citati: 1) Vietnam (5/3/5/5) - 2) Thailandia (5/4/4/5) - 3) Laos (4/3/5/4) - 4) Cambogia (4/4/3/4) .... 5) India* (3/5/3/3)
*: escluso Ladakh
Il viaggio e' stato comunque una bell'esperienza, che non scorderò mai, nel bene e nel male. E non vedo l'ora di scaricare nel Mac le foto per cominciare a selezionarle, lavorarle e pubblicarle. Credo che creerò un video con al suo interno sia le fotografie che le riprese con la telecamera, e poi farò il solito libro fotografico dove stavolta però non solo scatti ... ci metterò dentro anche il diario di viaggio.
Per le prossime vacanze probabilmente basta Asia! O America Latina - dove non sono mai stato - o tornerò in Africa! Ma manca tempo per decidere... prima c'è Natale per una bella settimana in giro per qualche capitale europea 

Bye bye India... 

Commenti

aarti ha detto…
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