La Tenuta Casteani, i suoi vini ...e il mio servizio fotografico

Nello scorso week-end ero a Tenuta Casteani, in piena Maremma Toscana.

Una cara amica mi aveva commissionato il servizio fotografico all'azienda per la quale ha cominciato a lavorare da qualche mese.

Ovviamente oltre al servizio ero lì anche per gli assaggi dei vini :-) e, anche se me ne aveva parlato molto bene e di lei mi fido ciecamente, ero curiosissimo di provarli per vedere se condividevo i suoi giudizi.

Obiettivo principale era comunque fare un buon servizio fotografico.

Di solito la cosa mi riesce discretamente, ma averlo fatto in modo spensierato assieme ad un’amica e alle altre belle persone che ho avuto modo di conoscere, mi ha fatto lavorare meglio, più spensierato, godendomi anche la giornata. 

Arrivato in azienda, ho avuto subito il piacere di conoscere il titolare Mario Pelosi che, dopo diversi anni di lavoro in una delle più grandi società di consulenza a livello worldwide, qualche anno fa decise di rimettersi a studiare e, oltre a diventare Master Sommelier, prese la laurea in enologia. Chapeau!
Poco più di dieci anni fa Mario si prefisse l’obiettivo di riportare in auge l’antica vocazione agricola che caratterizzava quella zona da secoli, iniziando il progetto di recupero, reimpiantando i vigneti e ristrutturando il bellissimo vecchio casale Podere Casa Fabbri che risale al XIX secolo.

La Casa del Fattore, lo storico casale, ha al piano terra la zona d’accoglienza con un elegante salone e un bel camino centrale e al primo piano tre bellissime suite, molto eleganti e molto confortevoli, con un panorama mozzafiato.



Dall'antica stalla è stata invece ricavata La Casa del Sole con le sue otto camere, alcune anche intercomunicanti  per ospitare famiglie numerose.

Le prime quattro, rivolte a est si affacciano verso la piscina. Le altre quattro, più riservate e tranquille, sono invece rivolte a ovest verso i boschi della Tenuta e sono ottime per godersi dal porticato i colori del tramonto.
Tutto attorno ci sono boschi meravigliosi, con lecci, querce e ulivi, dove sono tracciate delle passeggiate rilassanti in mezzo alla natura e due belle piscine dove rilassarci fra un’escursione e l’altra godendosi il sole e la brezza fresca proveniente dal mare.



Dopo il servizio fotografico nel resort, ovviamente ho cominciato a passeggiare tra i filari, nel vigneto di circa 10 ettari che si adagia su di un lieve pendio. 
I vitigni di Sangiovese, Merlot, Alicante, Syrah, Vermentino e Viognier crescono su terreni aspri e sassosi, esposti a mezzo giorno.

Attorno alle vigne è stata piantata un’oliveta di 600 piante delle cultivar Leccino, Frantoio e Corregiolo e sono in corso di ampliamento le vigne con ulteriori 5 ettari; uno dei quali a vocazione sperimentale.
Gli impianti sono stati installati in tre fasi successive.
I primi 4,7 ettari a Sangiovese, Merlot e Alicante sono stati impiantati nella primavera del 2004.
Poi nell’autunno 2006 gli altri cinque ettari di Sangiovese e Syrah.
E infine nella primavera del 2007 l’ultimo ettaro a Vermentino e Viognier.

I circa 500 filari hanno una densità di 5500 viti per ettaro e sono a rintocchino su filati a 220 cm con viti a distanza di 70 cm l’una dall’altra. Un chilo d’uva per pianta.

La qualità del vino nasce da li.



Fra un anno vedrete un bricolage di questa foto scattata da identica posizione nelle quattro stagioni.

La cantina d’avanguardia, completata nel febbraio 2009, è coibentata internamente con materiali in grado di aumentarne l’efficienza termica, ed è rivestita esternamente in pietra locale per darle un aspetto simile a una casa di campagna e mantenere un equilibrio con l’ambiente esterno.  

La stretta vicinanza alle vigne permette di lavorare le uve subito dopo la raccolta.
Dopo la diraspatura i grappoli sono avviati a una ventina di vasche tronco-coniche in acciaio in un ampio locale di vinificazione.

Dotate di un follatore meccanico in grado di infrangere dolcemente il cappello di vinaccia che si forma a contatto con l’aria, provvedono autonomamente al rimescolamento della massa fluida garantendo un grado di ossigenazione ottimale.
La barriccaia, collegata al locale di vinificazione, contiene sessanta barriques francesi a grana fine e di media tostatura.
Dopo circa un anno di riposo il vino è poi imbottigliato per poi mediamente esser commercializzato dopo 18/24 mesi dalla vendemmia.
Sono in corso i lavori nella nuova struttura che permetterà di ampliare la cantina di vinificazione, la barriccaia e avrà al suo interno un grande salone per le degustazione e gli eventi.

Gli assaggi
(… non pochi e alla fine giornata di lavoro… quindi non mi assumo responsabilità di giudizio :-) )
 
Piccabòn 2012: da uve vermentino spumantizzate con il metodo Martinotti. Ha un perlage abbastanza fine, con spruzzi di frutta bianca. Molto beverino; andrà alla grande non appena arriva la piena stagione estiva.

Vermentino 2012: È il bianco dell’azienda, con una minima percentuale di viognier – non oltre il 10%. Lo associ subito al territorio, non è il solito vermentino che ti trasmette poco o nulla.  Un paglierino scarico con riflessi verdolini, fresco con sentori di biancospino, di pompelmo, erba appena tagliata e spruzzi salmastri. Bocca acida e con bella sapidità. Mi sarei finito la bottiglia!

Spirito Libero
Nati dalla tesi di laurea di Mario in enologia, l’obiettivo era produrre vini senza solfiti aggiunti. 
"Gli unici solfiti presenti in questo vino sono quelli prodotti dal naturale processo di fermentazione delle uve. Questo è stato possibile grazie a innovative tecnologie di vinificazione, studiate appositamente per produrre vini senza bisogno di aggiungere conservanti pur mantenendo inalterate le qualità organolettiche."
Obiettivo raggiunto.

Sono vini senza i solfiti aggiunti, ovvero gli additivi comunemente utilizzati per evitare l’ossidazione, che possono avere però un impatto negativo sull’aroma del vino. Gli unici solfiti che contengono sono quelli prodotti in bassa quantità dal naturale processo di fermentazione delle uve.
  
Spirito Libero - 4/8 - 2012: 100% vermentino. 4 mg/l di solfiti liberi e 8 mg/l di solfiti totali, l'uva è stata nebulizzata con l’ozono per ritardare la decomposizione dell'uva e, soprattutto, per aumentare i livelli di antiossidanti naturali. Al naso mela verde e note di fiori freschi. Grande sapidità in bocca e lunghezza notevole. Mi è piaciuto molto e forse sono uno dei pochi che l’ha preferito al 5/10, ma Samantha Vitaletti mi ha confermato che si stanno piano piano avvicinando l’uno all’altro dopo un annetto in bottiglia.

Spirito Libero - 5/10 - 2012: rispetto al precedente a parte il livello maggiore di solfiti liberi e totali, cambia esclusivamente che sono stati utilizzati gli antiossidanti alimentari anzichè l’ozono. Sempre in purezza già al colore sembra essere più maturo. Prevalgono frutti croccanti, fiori gialli, mandorla fresca e nuance d'agrumi. Al palato è grintoso e un bel passo sapido. 
Rusada 2012: da 100% sangiovese, è il rosato dell’azienda che rappresenta la linea d'innovazione. Dal colore tendente al cerasuolo, un naso di fiori rossi e frutta rossa piccola. Una struttura maremmana dalla grande sapidità e croccantezza. Incredibile freschezza e da una beva incredibile!
Samantha lo sa ma è stato un vino che mi ha strabiliato e mi è piaciuto da morire.
Sessanta 2010E’ il “vino bandiera” creato da Mario per festeggiare i suoi 60 anni e che più rispecchia l’antica tradizione maremmana, combinando sangiovese, alicante e merlot. Da un bel rubino un po’ scarico, al naso è molto intenso con note di violetta, prugna, fruttini di bosco, note balsamiche, di cioccolato e pepe. Bella sapidità in bocca con tannino già equilibrato e ritorno finale di spezie. Di estrema finezza, una grande bottiglia!

Terra dei Castenani 2009E’ il vino di punta, ottenuto da un’attenta selezione di Sangiovese e Merlot (70 – 30%) provenienti dalle migliori parcelle. Frutta sotto spirito, sottobosco, tabacco e cannella e spruzzi vegetali. Corposo e gustoso in bocca con bella sapidità. Evviva questi supertuscan!
(Valentina Cellesi, Samantha Vitaletti, Sabrina Caneschi, il titolare Mario Pelosi, Riccardo Capaccioli, Attilio Pagli e Laura Zuddas)

Una gran bel resort, in un bellissimo posto, che fa bei vini... 
Cosa volere di meglio che collaborare con loro? 
Rifarlo spesso e a breve :-)

Altre foto scattate le trovate qui


Ecco il fotografo a lavoro ;-)

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